Gianni Brera, su Sky Arte documentario a 100 anni dalla nascita: VIDEO

Spettacolo

“C’era una volta Gioânn - 100 anni di Gianni Brera”, diretto da Angelo Carotenuto e Malina De Carlo, va in onda l'8 settembre alle 21.15 su Sky Arte. La voce di Gioele Dix racconta la storia del più grande giornalista sportivo italiano di sempre. CLIP IN ANTEPRIMA

L’8 settembre ricorrono i 100 anni dalla nascita di Gianni Brera, considerato il più grande giornalista sportivo italiano di tutti i tempi. Sky Arte lo omaggia trasmettendo domenica alle 21.15 (canale 120 e 400 di Sky) in esclusiva e in prima tv il documentario “C'era Una Volta Gioânn - 100 anni di Gianni Brera”, diretto da Angelo Carotenuto e Malina De Carlo. Si tratta di una pellicola che racconta la parabola irripetibile del giornalista, innovatore nella lingua e nel metodo, colui che ha cambiato il modo di raccontare lo sport: dal calcio, al ciclismo fino all’atletica leggera (la sua vita a fumetti).

Chi era Gianni Brera

Polemista instancabile, creatore di neologismi dal successo internazionale e di soprannomi passati alla storia, Brera è stato giornalista, scrittore, poeta e artista. Tra i suoi neologismi più celebri ci sono termini ormai entrati nel lessico comune come “centrocampista”, “rifinitura”, “goleador”, “melina”, “atipico”, “pretattica”, anche se quello del quale Brera andava più fiero è “intramontabile”, un termine inventato usando il concessivo di un verbo intransitivo e finito nei vocabolari. Quanto ai soprannomi, quello più noto fu “abatino” - coniato per Livio Berruti -, e associato per tutta la vita a Gianni Rivera; ma a Brera si devono anche “Rombo di tuono” per Gigi Riva, “Bonimba” per Roberto Boninsegna e tanti altri.

Il documentario sulla sua vita

Il documentario di Carotenuto e De Carlo racconta la vita, la carriera, le amicizie e gli amori di un rivoluzionario del lessico che ha saputo attingere a tante forme linguistiche differenti, mescolando la cultura alta alla cronaca sportiva, facendo dello sport un evento epico e segnando uno spartiacque nella storia del giornalismo. Il documentario restituisce un ritratto autentico di Brera e del suo lavoro con i tanti articoli scritti per testate giornalistiche come il Guerin Sportivo, Il Giorno, La Gazzetta dello Sport, Il Giornale e La Repubblica.

Interviste e materiale inedito

Il documentario è una celebrazione di Brera attraverso interviste a colleghi e parenti, tra cui il figlio Franco, ai calciatori che ha reso immortali con i suoi soprannomi e agli accademici che ancora oggi lo studiano. Un ricordo del suo genio, senza dimenticare di citare le sue passioni per le donne e per la gastronomia. Ad arricchire il documentario, l’utilizzo di raro materiale di archivio e tante immagini di repertorio. Presenti tra gli altri Giancarlo Antognoni, Roberto Boninsegna, Bruno Conti, Bobo Craxi, Giovanni Lodetti, Paolo Pulici.

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