Franco Zeffirelli, all’Arena di Verona la sua “Traviata” inaugura l’Opera Festival

Spettacolo

L’ultimo allestimento realizzato dal maestro fiorentino, scomparso all’età di 96 anni, andrà in scena sul palco veronese. Vi partecipano diverse star internazionali, con la direzione di Daniel Oren

Questa sera sul palco dell’Arena di Verona andrà in scena La Traviata, l’ultimo allestimento di Franco Zeffirelli, il regista scomparso il 15 giugno all’età di 96 anni. L’opera di Giuseppe Verdi inaugura l’Opera Festival 2019 e regia e scene porteranno la firma di Zeffirelli. Gli artisti, la direzione e tutte le maestranze del Festival si uniscono nell’omaggio al grande regista, dedicando a lui questa inaugurazione (FOTOSTORIA - I CAPOLAVORI).

Zeffirelli e La Traviata

L’allestimento kolossal dell’opera è tra i più ambiziosi mai realizzati dai laboratori veronesi e corona il sogno del maestro fiorentino dopo 60 anni di lavoro sul capolavoro verdiano. Zeffirelli conobbe La Traviata nel 1958 a Dallas, con Maria Callas nei panni di Violetta Valéry. E anche per questo, l'allestimento dell’opera ruoterà tutta intorno alla protagonista, una donna mostrata in tutta la sua fragilità sul letto di morte e poi, nei suoi ricordi, attraverso tutta la sua storia umana. Negli anni, Zeffirelli si è cimentato nella rielaborazione dell’opera più volte ma mai, fino ad ora, all’Arena di Verona: questa sera rappresenterà dunque il coronamento del progetto del regista, durato oltre un anno. Sul palco veronese, Zeffirelli aveva invece già portato la Carmen, Il Trovatore, Aida, Madama Butterfly, Turandot e Don Giovanni.

L’allestimento all’Arena

Daniel Oren, direttore musicale del 97° Festival, salirà sul podio alla guida di Orchestra e Coro dell’Arena e di un cast di stelle internazionali per 11 serate, oltre a un evento speciale per il 1 agosto che vedrà la partecipazione di Vittorio Grigolo e, per la prima volta come Giorgio Germont, di Plácido Domingo. I costumi per questa produzione sono di uno storico collaboratore di Zeffirelli, il pluripremiato Maurizio Millenotti, vincitore più volte del David di Donatello e candidato all’Oscar. Le coreografie sono curate da Giuseppe Picone, étoile internazionale e direttore del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli. A dare vita alla protagonista Violetta Valéry sarà invece un quartetto di voci: il soprano polacco Aleksandra Kurzak, l’americana Lisette Oropesa, la croata Lana Kos e la russa Irina Lungu.

Il ricordo dei colleghi

Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore artistico della Fondazione Arena, ricorda con commozione il primo incontro con Zeffirelli, nel 1984: “La magia che ha saputo creare allora si rinnoverà sul nostro immenso palcoscenico, meta lungamente sognata per questa produzione. Franco Zeffirelli è un maestro indiscusso dell’Opera e la sua Traviata è un capolavoro di teatro musicale che abbiamo realizzato al meglio: tutti gli dobbiamo molto, l’abbiamo amato molto, come lui ha amato Verona”. Anche Daniele Oren si unisce al ricordo: “Franco ed io amavamo lavorare insieme, a suo tempo mi diceva sempre che ero il suo direttore "pupillo". Fra di noi c'era una forte amicizia, e un feeling artistico particolare: il mio modo di fare musica e la sua maniera di concepirla sul palcoscenico erano in totale simbiosi. Ho imparato da lui tanti segreti del teatro, in ogni sua azione traspariva una sensibilità fuori dal comune e una cultura sconfinata. Il Maestro lascia un vuoto incolmabile nel mondo del teatro, e nel mio cuore”.

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