Il regista messicano ha già vinto la statuetta nel 2014 con "Gravity". "Roma" è stato premiato anche come miglior film straniero e per la fotografia. Festeggiamenti nell'omonimo quartiere di Città del Messico dove la pellicola è ambientata
Oscar per la miglior regia ad Alfonso Cuarón per "Roma". Il regista messicano, vincitore anche della statuetta per il miglior film straniero e per la migliore fotografia, ha vinto il prestigioso premio per la seconda volta, dopo aver trionfato nel 2014 con "Gravity". È stato premiato dall’amico Benicio Del Toro. E nel quartiere Roma di Città del Messico si festeggia già per il successo dell'omonimo film. La pellicola, in bianco e nero, è il ritratto intimo e neorealista di una cameriera indigena ed è ambientata nel quartiere di Roma, dove Cuaron è cresciuto nei primi anni Settanta (TUTTI I PREMI - IL RACCONTO DELLA CERIMONIA DEGLI OSCAR).
Il discorso di ringraziamento
Nel suo discorso di ringraziamento Cuarón ha ricordato le difficili condizioni delle lavoratrici. Vi ringrazio "per aver riconosciuto un film incentrato su una donna immigrata - una delle 70 milioni di donne che lavorano nel mondo senza diritti", ha dichiarato.
Le nomination come miglior regista includevano anche Spike Lee, Pawel Pawlikowski, Yorgos Lanthimos e Adam McKay.