Milano, laboratori dei maestri liutai per i bambini. Per imparare l’arte della manualità

Spettacolo

Chiara Ribichini

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“Le mani sapienti” è il progetto culturale e didattico della Fondazione Antonio Carlo Monzino in cui i più piccoli costruiscono un violino e ne scoprono poi il suono. Un modo per avvicinarli alla musica e a un mestiere antico 

C’è un violino, tutto da costruire. E una melodia, da comporre e ascoltare. “Le mani sapienti” è un progetto culturale, pedagogico e didattico ideato e promosso dalla Fondazione Antonio Carlo Monzino di Milano, per avvicinare i più piccoli a un mestiere antico, quello del liutaio, e alla musica. Un modo per trasferire, attraverso le mani dei maestri, tutti i “trucioli” di un antico mestiere. “L’obiettivo è far scoprire ai bimbi l’arte manuale. La curiosità è un qualcosa di innato e presente in ogni bambino ma con gli anni spesso si perdono manualità e creatività. E certamente in questo senso la tecnologia non aiuta. I nostri laboratori nascono proprio con questo intento: tenere viva la capacità di creare con le proprie mani” spiega a Sky TG24 Andrea Monzino, che per la Fondazione cura tutti i progetti. 

Maestri liutai e musicisti per i più piccoli

Nei laboratori, che si svolgeranno una domenica al mese fino a maggio (QUI GLI APPUNTAMENTI ) presso il Centro Culturale Rosetum di Milano, attraverso le mani di un liutaio, i bambini imparano a costruire uno strumento, quello stesso strumento che poi sentiranno suonare. A una fase più pratica, in cui i più piccoli scoprono le varie fasi di realizzazione di uno strumento, segue dunque un momento musicale. Partendo dal legno e dall’antico sapere di un mestiere di alto artigianato, i più piccoli vivono così anche l’emozione del suono. Il tutto attraverso l’esperienza di una famiglia con una grande tradizione nel campo della liuteria. “Siamo liutai dal 1750 e abbiamo una collezione di strumenti storici. Un’ottantina di questi è stata donata al Castello Sforzesco di Milano. Abbiamo soprattutto archi: viole, violini e violoncelli. Ma anche chitarre e mandolini” racconta Andrea Monzino.

Da Expo a “Le mani sapienti”

E’ proprio al Castello Sforzesco che, in occasione di Expo 2015, sono iniziati i laboratori. “Si è trattato per lo più di un’attività dimostrativa dei maestri liutai nella sala panoramica del castello a cui seguiva nel pomeriggio un momento musicale all’interno di una struttura a forma di violino che avevamo realizzato e che ora riutilizziamo per “Le mani sapienti”. Nel solo periodo di Expo abbiamo avuto 55mila persone. Siamo andati avanti e in due anni abbiamo visto la partecipazione di 135mila persone. Così abbiamo poi deciso di proseguire questa attività concentrandoci soprattutto su laboratori dedicati ai bambini, alle famiglie o alle scuole” spiega Andrea Monzino. E sottolinea: “E’ lo stupore che vediamo negli occhi di un bambino a spingerci ad andare avanti”.

A scuola di liuteria

Per diventare liutai, mestiere in cui l’Italia è sicuramente all’avanguardia nel mondo, con Cremona in primis in quanto patria di Stradivari e culla dell’antica tradizione, “ci sono delle scuole. Come la Civica a Milano. Ma ognuno ha la propria predisposizione e manualità”. E’ un mestiere antico e poco conosciuto che, sottolinea Monzino, “genera una passione. In questi laboratori cerchiamo di trasmettere questa passione, cosa non scontata per chi è abituato a fare e non a comunicare. I bambini imparano a costruire un flauto, un violino o una chitarra. E’ un’esperienza emotiva molto forte per un bambino indipendentemente da quello che farà da grande”. 

Adotta uno strumento

Diverse le attività portate avanti dalla Fondazione Monzino. Oltre ai laboratori domenicali e a quelli nelle scuole, vengono organizzate settimanalmente lezioni di musica nel carcere di Bollate, per cercare di dare un momento di sollievo a chi vive in una condizione di prigionia. E c'è il progetto  “adotta uno strumento”. “Abbiamo una collezione di strumenti antichi e pregiati che devono essere usati per essere tenuti in buone condizioni. Per questo li prestiamo a giovani musicisti per un periodo medio lungo. Per farli vivere” spiega Andrea Monzino.  

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