Lavoro: in arrivo contributi mancanti part time ciclico

Liguria
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Inca Cgil, per mille a Genova la pensione è più vicina

 Sono circa un migliaio i lavoratori e le lavoratrici genovesi assunti con il cosiddetto part time ciclico che potranno accedere prima alla pensione grazie alla norma approvata a gennaio con la legge di bilancio che consente di spalmare i contributi previdenziali sui 12 mesi, considerano anche quindi i periodi di sosta dal lavoro. "Si tratta di un contratto utilizzato in prevalenza per le lavoratrici delle mense scolastiche, gli addetti alle biglietterie di cinema e teatri o i lavoratori stagionali di impianti sportivi - spiega Gabriele Parodi, direttore del patronato Inca Cgil - e che pur essendo a tempo indeterminato prevedono lo svolgimento della mansione magari solo per 8 o 10 mesi l'anno. Fino ad oggi l'Inps non riconosceva i contributi per i mesi non lavorati, così molte di queste lavoratrici magari dopo 30 anni di lavoro non avevano i contributi sufficienti per accedere alla pensione, un sistema fortemente discriminatorio rispetto agli tipi di part time come stabilito nel 2010 dalla Corte di giustizia europea".
    Dopo quella sentenza sono cominciate le cause contro l'ente previdenziale che hanno visto Genova tra le città capofila a livello nazionale. Sono stati più di 20 infatti i ricorsi portati avanti dal patronato Inca Cgil della Camera del Lavoro che hanno contribuito a far giurisprudenza fino alla modifica della norma arrivata all'inizio di quest'anno. Adesso a tutti i lavoratori che in questi anni sono stati assunti con il part time ciclico automaticamente verranno riconosciuti i contributi anche per i mesi di stop ma per gli anni passati "è indispensabile che si rivolgano al padronato per fare la richiesta - spiega ancora Parodi - ci sono dieci anni di tempo per fare domanda, ma si tratta di un'azione fondamentale per poter raggiungere o anticipare l'agognato diritto al pensionamento".
    "Siamo molto orgogliosi di questa battaglia sindacale - commenta il segretario della Camera del Lavoro Igor Magni - e del contributo dato dalla nostra città perché si tratta di una norma di giustizia ed equità che restituisce dignità al lavoratore".
   

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