E' successo a Savona, l'uomo è poi fuggito armato
Si è costituito nel carcere di Sanremo intorno alla mezzanotte Domenico Massari, l'uomo che sabato sera ha ucciso a colpi di pistola l'ex moglie Deborah Ballesio durante una serata di karaoke a Savona. "Non sono pentito di quello che ho fatto. Mi spiace solo per gli innocenti coinvolti", ha detto Massari, pochi minuti dopo essersi costituito. Dopo aver sparato tre colpi in aria per attirare l'attenzione degli agenti, si è consegnato rifiutando di nominare un avvocato di fiducia: "Sono consapevole di quello che ho fatto, mi basta quello d'ufficio". La pistola usata per l'omicidio è risultata rubata.
Sabato sera Domenico "Mimmo" Massari, 54 anni, savonese, una gioventù ai margini della legalità, oggi meccanico disoccupato, si è armato di una pistola e in mezzo ai vacanzieri raccolti a cantare in un locale balneare della riviera ligure ha ucciso con 5 colpi di pistola la donna che odiava, Deborah Ballesio, 39 anni. Le ha sparato senza pietà sul palco del karaoke che lei aveva organizzato all' 'Acquario' di Savona. Lei lo aveva eliminato dalla propria vita, non potendo più sopportare sopraffazione, cattiveria e violenze. Prima di ucciderla le aveva detto "ti ricordi di me?", poi ha premuto il grilletto. I colpi hanno ferito anche altre tre persone. Era fuggito subito dopo il delitto, allontanandosi a piedi, e facendo perdere le tracce. E' stato ricercato per ore. Gli inquirenti avevano anche diffuso una sua foto nella speranza di ricevere segnalazioni.
Le tre persone ferite sono una donna di 55 anni colpita da un proiettile a una gamba che ha riportato la frattura del perone ed è stata dimessa questa mattina con 30 giorni di prognosi; un'altra donna con alcune schegge in una gamba che si trova in osservazione breve al pronto soccorso e salvo complicazioni verrà dimessa in giornata; colpita di striscio anche una bambina che dopo le cure del caso è stata dimessa nel corso della notte.
L'uomo da anni aveva un comportamento minaccioso verso la donna. Nell'agosto del 2015 l'uomo dette fuoco al locale di lap dance 'Follia' di Altare, gestito dalla moglie. L'episodio era avvenuto dopo una serie di liti e molestie che gli erano costati un patteggiamento a tre anni e due mesi per danneggiamenti e stalking e il divieto di avvicinarsi alla donna. Era uscito dal carcere lo scorso anno.
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