Bucci, città coesa davanti a cose importanti. Toti, è simbolo
Tutto esaurito oggi pomeriggio a Palazzo Ducale per la prima edizione della festa della bandiera di Genova con la croce di San Giorgio, l'antico vessillo della Repubblica marinara. Più di 15 mila gli stendardi diffusi dal Comune in città esposti su balconi e palazzi storici. "Ringrazio la regina Elisabetta che non ci ha mandato i soldi, ma ci ha mandato il tempo atmosferico tipico di Londra, è stata molto gentile e la ringraziamo ufficialmente - ironizza il sindaco Marco Bucci parlando della pioggia che ha costretto a modificare una parte della cerimonia -. Tutti dobbiamo sapere a Genova che la nuova festa è stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale, un grosso messaggio: di fronte alle cose importanti Genova sa essere unita e coesa". "Le radici di Genova sono profonde - interviene il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi - anche in un mondo che sembra sempre più liquido, oggi ci aspettano sfide che già una volta abbiamo affrontato e abbiamo vinto, da questa consapevolezza deve nascere il coraggio di affrontare le nuove sfide che il mondi ci pone". "Lo stesso Riccardo Cuor di Leone per entrare nel Mediterraneo e portare i crociati a Gerusalemme ha battuto la bandiera di San Giorgio per difendersi dai saraceni - ricorda Rixi - perché allora la bandiera di Genova rappresentava libertà, speranza, forza e orgoglio. Un orgoglio che la nostra città ha riscoperto dopo il crollo del ponte Morandi". "La bandiera di San Giorgio non è solo un simbolo in cui riconoscersi, ma è un pezzo di storia vissuto insieme da Genova - ha detto il governatore Giovanni Toti - penso che l'orgoglio di questa storia negli ultimi lunghi otto mesi che abbiamo vissuto insieme sia in qualche modo corroborato, Genova ha dimostrato coraggio, tenacia, voglia di non mollare".