Tiziano Renzi: 'La verità prima o poi verrà fuori'

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'Le ricostruzioni sono false. Non auguro a nessuno quello che io e Lalla stiamo vivendo'. Lunedì l'interrogatorio dal gip. I due coniugi trasferiti a casa di una figlia

"Non auguro a nessuno - nemmeno al mio peggiore nemico - di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo. Tuttavia ci prepariamo a una lunga vicenda giudiziaria consapevoli di un fatto: la verità prima o poi verrà fuori": lo dice in un post su facebook Tiziano Renzi. "Voglio che sia chiara una cosa: i giornali sono pieni solo delle ricostruzioni dell'accusa. Io affermo qui (e purtroppo per il momento posso solo qui) che queste ricostruzioni sono FALSE", aggiunge. "Io affronterò il processo nelle aule dei tribunali da cittadino massacrato preventivamente sui media ma da cittadino incensurato che rivendica con forza la propria innocenza".

Renzi senior in un post su facebook 'grida' la sua verità sull'inchiesta della procura di Firenze che lo vede, da lunedì scorso, agli arresti domiciliari insieme alla moglie Laura Bovoli. "Non abbiamo fatto mai fatture false, non siamo amministratori di fatto, non abbiamo fatto bancarotta, non abbiamo lavoratori in nero".

 

Tiziano Renzi e Laura Bovoli non sono più nella loro abitazione a Torri, sulla collina di Rignano sull'Arno (Firenze): hanno chiesto al gip, attraverso il loro difensore Federico Bagattini, di potersi trasferire, per 'motivi familiari', nella casa di una delle figlie a Rignano. Qui passeranno le loro giornate sempre agli arresti domiciliari in attesa dell'interrogatorio di garanzia previsto per lunedì prossimo.

"E' una vicenda dolorosa e noi siamo quello che siamo, garantisti nel profondo. Anche se non dimentico che quando venni estromesso dal Senato Renzi commentò con un 'Game over'": così Silvio Berlusconi parlando del caso dei genitori di Matteo Renzi all'assemblea dei parlamentari di Forza Italia al Senato, secondo quanto si apprende. E contro Renzi si scaglia l'Anm, l'associazione nazionale magistrati: "Riteniamo sia inammissibile parlare di 'giustizia ad orologeria': l'azione della magistratura non si arresta mai e non e' mai rivolta a una contingenza politica o a favorire o danneggiare una parte politica. Ogni giorno la magistratura emette migliaia di provvedimenti e non e' accettabile parlare di interventi orientati, mediaticamente pilotati o aventi finalità politiche. I provvedimenti della magistratura hanno sempre un unico obiettivo, la tutela dei diritti dei cittadini, senza distinzioni". 

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