Versi Rondoni e opere Riva uniti 'Natus'

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Mostra in bsalicia San Lorenzo a Firenze fino al 7 gennaio

Il salone di Donatello sotto la Basilica di San Lorenzo a Firenze ospiterà da domani fino al 7 gennaio 'Natus', una mostra che unisce i versi del poeta Davide Rondoni con le opere scultoree di Ugo Riva. In esposizione 22 sculture in terracotta policroma, bronzi policromi e due grandi disegni che sintetizzano un trentennio di ricerca interiore di Riva sul rapporto madre-figlio, sia costui figlio di Dio o semplice uomo.

La mostra, organizzata da Etra Studio con il patrocinio del Comune di Firenze, si apre con due Annunciazioni affiancate dalla rivisitazione della stella della Natività nella grotta di Betlemme, per proseguire con L'Arca della Speranza, Madre di Dio, Le mie Radici - opera del 1990 in cotto dell'Impruneta - affiancata da Vitae, opera complessa del 2018 in cui lo scultore fa convivere materiali di natura e origini diverse. Chiude la mostra l'installazione 'Reliquia - Nelle mani di Dio'. Natus è accompagnata da un libro, edito da CartaCanta, con il testo in versi di Davide Rondoni e interventi di Massoud Besharat, Beatrice Buscaroli, Francesco D'Arelli, Giordano Bruno Guerri, Lucetta Scaraffia, Vittorio Sgarbi e un'intervista all'artista a cura di Paola Veneto, foto di Andrea Sbardellati.

"Il titolo della mostra è il participio passato di nascor, nascere, ma anche origine del termine 'natura'. Io credo che la nascita sia un tema vero su cui tutti siamo chiamati a riflettere, spogliandoci da ogni ideologia: dobbiamo capire se nascere sia ancora una benedizione", ha detto Rondoni durante la presentazione della mostra."Fare scultura è cosa complessa. La parola, aggiunta alla forma, aiuta a conoscerla meglio, per comprenderne il tutto", ha chiosato Riva per spiegare le ragioni di questo intreccio inusuale tra materia e parola.
   

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