Comprare casa resta uno degli investimenti prioritari per gli italiani, anche nel 2025. Uno dei dati che lo dimostra è ad esempio la crescita record delle richieste di mutuo registrata negli ultimi sei mesi. Ma sono diverse le spese da considerare nella fase d'acquisto
Comprare casa resta uno degli investimenti prioritari per gli italiani, anche nel 2025. Uno dei dati che lo dimostra è ad esempio la crescita record delle richieste di mutuo registrata negli ultimi sei mesi. Secondo i dati raccolti da Crif, azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie, l’aumento è stato del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Considerando che la Banca centrale europea, stando alle stime del mercato, taglierà molto probabilmente il costo del denaro ancora di mezzo punto percentuale da qui a dicembre possiamo stimare che il trend positivo delle richieste di mutuo proseguirà. In questo contesto è bene allora considerare una serie di spese che inevitabilmente, tutte o quasi, vanno sostenute nella fase di acquisto: dall’individuazione dell’immobile fino alla conclusione dell’operazione che avverrà con la stipula dell’atto notarile. Se si tratta di una prima casa ci saranno diverse agevolazioni fiscali di cui l’acquirente può usufruire, ma in generale tutti i compratori possono recuperare parte dei costi sostenuti in sede di dichiarazione dei redditi.
Ecco la lista delle spese da considerare quando si acquista una casa
Partiamo dalla parcella che richiederà l’agenzia immobiliare nel momento della stipula del contratto preliminare. In Italia la media è di circa il 3% del valore dell’immobile. Ci sono poi le spese di istruttoria, vale a dire il costo che prevede la banca per valutare la richiesta di mutuo: per queste considerate circa 1.000 euro. Non solo, l’istituto finanziario a cui si affiderà la pratica potrà richiedere il costo della perizia, che di solito si aggira attorno ai 350 euro: questa valutazione dell’immobile da parte di un esperto è molto importante perché da essa dipenderà l’ammontare effettivo che la banca sarà disposta a concedere attraverso il mutuo o il finanziamento. Un piccolo nota bene: le voci fin qui elencate non valgono nel caso in cui la trattativa sia tra privati e se l’acquirente abbia la liquidità necessaria da corrispondere al venditore. Proseguiamo con l’elenco. La fase di acquisto che si concluderà con la stipula dell’atto notarile: secondo i dati di Facile.it in Italia in media la parcella di un notaio per un atto di compravendita e congiunto atto di mutuo si aggira attorno ai 2.500 euro. Ci sono infine da considerare la polizza scoppio incendio (in media di 600 euro) e le imposte. Queste ultime differiranno se si acquista da un privato o da una società soggetta ad IVA e ci sono alcune differenze anche nel caso in cui si tratti di una prima casa o meno.
Prossimi Video
NOW Puntata 233 - Stagione 6, Episodio 14
I titoli di Sky TG24 del 6 dicembre 2025 - edizione h.13
Incendi in Australia, case distrutte Nuovo Galles del Sud
Venezuela, protestano i parenti dei detenuti colombiani
Difesa Ue, Donzelli: "Investire senza tagliare ai cittadini"
Mattarella: "Volontariato palestra di democrazia"
Le immagini della fiaccola olimpica allo Stadio dei Marmi