Unicredt, la risposta al governo dopo golden power su ops Banco BPM

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L’istituto di credito replica alle prescrizioni prese da Palazzo Chigi in merito al decreto relativo al procedimento golden power

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Ore calde per Unicredit. Le ultime disposizioni imposte dal governo italiano hanno messo in crisi il gruppo bancario in merito all’Ops su banco Bpm. Il rischio, denunciato dall’istituto di credito, è che tali prescrizioni possano danneggiare “la piena libertà e capacità di adottare decisioni conformi ai principi di sana e prudente gestione in futuro”. Ad affermarlo è una nota della banca stessa, relativa alla ricezione da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri del decreto relativo al procedimento golden power. Nella nota si legge anche che “Unicredit ha prontamente risposto all'autorità esprimendo il proprio punto di vista sul decreto e resta in attesa di un riscontro, fino ad allora impossibile prendere una decisione definitiva sull’offerta”. 

Il commento dell’Istituto bancario

Sottolinea Unicredit che tali prescrizioni del governo potrebbero “persino portare a risultati non voluti, ad esempio l'imposizione di sanzioni alla banca a causa della presunta mancata osservanza di una qualsiasi delle prescrizioni”. Specifica, inoltre, la nota: “L'uso dei poteri speciali in un'operazione domestica tra due banche italiane non è comune e non è chiaro perché sia stato invocato in relazione a questa specifica operazione, ma non per le altre operazioni simili attualmente in corso sul mercato italiano”. 

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