Credito d'imposta per quotazione PMI, domande entro il 31 marzo. Requisiti e cosa sapere
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Introduzione
Sta per scadere il tempo per richiedere il credito d’imposta quotazione per le piccole e medie imprese, che copre fino al 50% delle spese sostenute per servizi di consulenza, entro il limite massimo di 500mila euro. Le domande per il bonus sono state aperte il 1°ottobre 2024 e chiudono il prossimo lunedì 31 marzo. Dai requisiti alla procedura da seguire per richiedere l’agevolazione, ecco tutto quello che serve sapere.
Quello che devi sapere
Cos'è il credito d’imposta quotazione PMI
- Il credito d’imposta messo in campo dallo Stato punta a sostenere tutte le PMI che hanno deciso di quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo, andando ad aiutarle su una parte dei costi di consulenza per le operazioni svolte.
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I costi di consulenza relativi al 2024
- È stata la Legge di Bilancio del 2018 a introdure il credito nel sistema italiano (articolo 1, commi da 89 a 92). Con le successive Manovre e con il Decreto Proroghe 2024 lo si è poi confermato di anno in anno, fino appunto al 2024: le domande si riferiscono alle quotazioni che sono avvenute durante lo scorso anno, con riferimento ai costi di consulenza sostenuti sino al 31 dicembre 2024
Le spese di consulenza agevolabili
- Per spese di consulenza si intendono quelle per:
- Le attività sostenute per preparare l’impresa alla quotazione, come l’adeguamento del sistema di controllo di gestione, la redazione del piano industriale e il supporto in tutte le fasi del processo di quotazione;
- Le attività fornite durante la fase di ammissione per attestare l’idoneità della società alla quotazione e alla sua permanenza sul mercato;
- Le attività necessarie per collocare le azioni presso gli investitori;
- Il supporto alla società nella revisione delle informazioni finanziarie, storiche o previsionali, e nella preparazione di report, inclusa la due diligence finanziaria;
- L'assistenza nella redazione del documento di ammissione, del prospetto o di altri documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati o per produrre ricerche, come previsto dal regolamento UE n. 596/2014;
- Le attività legali, fiscali e contrattuali legate alla procedura di quotazione, come la definizione dell’offerta, la revisione del prospetto o dei documenti per il collocamento, e la due diligence legale o fiscale;
- Le attività di comunicazione per dare visibilità alla società e promuovere l’investment case, attraverso interviste, comunicati stampa, eventi e presentazioni alla comunità finanziaria
I requisiti da rispettare
- Per poter usufruire del credito è innanzitutto necessario che l’impresa richiedente rientri nella definizione di micro, piccola o media impresa. Non bisogna poi versare in stato di difficoltà economica e in generale bisogna essere in regola con i conti
Dove inviare le domande
- Le domande vanno inviate alla casella di posta certificata (PEC) dgind.div05@pec.mimit.gov.it, a cui si deve trasmettere il modulo di richiesta in formato PDF (con firma digitale) o in formato Word modificabile
Cosa serve per fare domanda – gli elementi identificativi
- Le istanze devono contenere tutta una serie di elementi fondamentali, da inviare in quattro file separati. Si parte con la Cartella A, in cui rientrano le informazioni che permettono di identificare l’impresa (compreso il codice fiscale), il tipo di impresa (se è associata, autonoma oppure collegata), la sua categoria di riferimento (micro, piccola o media) e tutti i dati necessari per calcolare il bilancio, il fatturato attivo e il numero di occupati ULA (unità-lavorative-anno)
I costi e le spese ammissibili
- Nella Cartella B bisognerà invece inserire l’ammontare dei costi agevolabili complessivamente sostenuti durante il 2024 per l’ammissione alla quotazione, oltre all’attestazione dei costi ammissibili, che deve essere rilasciata dal presidente del collegio sindacale, da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali oppure ancora da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
La delibera di avvenuta ammissione alla quotazione
- La Cartella C riguarda la delibera di avvenuta ammissione alla quotazione adottata dal soggetto gestore del mercato regolamentato o del sistema multilaterale di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo. Come certificare la quotazione? Lo si può fare in due modi: allegando il documento di delibera di avvenuta ammissione oppure l’avviso di avvenuta quotazione
Le dichiarazioni antimafia
- L’ultimo file, la Cartella D, è tutto dedicato alle dichiarazioni antimafia, che il legale rappresentante dell’impresa deve rendere nella forma della dichiarazione sostitutiva (con una copia del documento di identità allegata). La normativa impone di specificare tutta una serie di dati (dal codice fiscale al ruolo ricoperto) dei componenti del consiglio di amministrazione, dei procuratori, dei membri dell’organo di vigilanza e dei membri del collegio sindacale, inclusi anche i supplenti. Tutti loro dovranno poi fornire le dichiarazioni sui propri familiari conviventi, con relative copie dei documenti di identità
Dove trovare tutti i moduli necessari
- Il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy mette a disposizione, in formato docx, i moduli necessari:
- Modulo di domanda (docx)
- Modulo 1 - Informazioni antimafia (docx)
- Modulo 2 - Informazioni antimafia (docx)
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in questa scheda
- Cos'è il credito d’imposta quotazione PMI
- I costi di consulenza relativi al 2024
- Le spese di consulenza agevolabili
- I requisiti da rispettare
- Dove inviare le domande
- Cosa serve per fare domanda – gli elementi identificativi
- I costi e le spese ammissibili
- La delibera di avvenuta ammissione alla quotazione
- Le dichiarazioni antimafia
- Dove trovare tutti i moduli necessari
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