Istat, su potere d'acquisto e consumi ma cala il risparmio nel 3° trimestre 2024: i dati

Economia

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell'1,6%. Lo stima l'Istat osservando che "Il potere d'acquisto delle famiglie, pur segnando uno sviluppo più contenuto rispetto ai periodi precedenti, risulta in crescita per il settimo trimestre consecutivo"

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"Nel terzo trimestre 2024 la pressione fiscale è stata pari al 40,5%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente". Lo comunica l'Istat diffondendo i dati sul contro trimestrale delle Amministrazioni Pubbliche relativi al terzo trimestre 2024. 

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell'1,6%. L'Istat osserva che "il potere d'acquisto delle famiglie, pur segnando uno sviluppo più contenuto rispetto ai periodi precedenti, risulta in crescita per il settimo trimestre consecutivo". D'altra parte, osserva sempre l'Istat "la propensione al risparmio diminuisce congiunturalmente, ma in termini tendenziali prosegue il suo sentiero di crescita". Questa "è stata pari al 9,2%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali sul trimestre precedente". 

Migliora deficit/Pil nel III trimetre 2024, a -2,3%     

Nel terzo trimestre 2024 l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -2,3% (-6,3% nello stesso trimestre del 2023). "L'incidenza del deficit delle Amministrazioni Pubbliche sul Pil migliora sensibilmente", osserva l'Istat. Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un'incidenza sul Pil dell'1,7% (-2,8% nel terzo trimestre del 2023). Positivo anche il saldo corrente con un'incidenza sul Pil dell'1,9% (1,6% nel terzo trimestre del 2023). 

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