Come sta andando l'esperimento liberista di Milei in Argentina?

La visita di Milei in Italia ha riacceso l’attenzione per le politiche liberiste che sta realizzando in Argentina, anche perché i toni del residente della Casa Rosada sono come sempre piuttosto forti . Come sta andando l’esperimento? Vista la sua marcata colorazione politica, è chiaro che il giudizio sia stato molto influenzato dalla prospettiva del commentatore. Cercherò di dare un giudizio spassionato. Due aspetti dovevano caratterizzare il programma di Milei: le liberalizzazioni e il taglio della spesa pubblica per rimettere a posto le finanze argentine e frenare l’inflazione. Le liberalizzazioni stanno procedendo. Diverse misure di semplificazione sono state introdotte e vari prezzi sono stati liberalizzati, anche se altri aspetti delle riforme sono un po’ in ritardo, compresa la promessa liberalizzazione dei movimenti di capitale. Dove però davvero el loco, come è soprannominato Milei, ha realizzato interamente quanto promesso è nel taglio della spesa pubblica : in un anno, la spesa è scesa di quasi sette punti percentuali di Pil , ossia di oltre il 18%. Come se in Italia si tagliassero oltre 150 miliardi di spesa in un anno . Smentendo quelli che dicono che il taglio della spesa è controproducente , Milei ha raggiunto in un anno il pareggio di bilancio, partendo da un deficit del 5,4% del Pil nel 2023 . Come sta rispondendo l’economia a questa cura da cavallo? Come direbbe il buon senso , il Pil è crollato. Nella prima metà del 2024 Pil reale è sceso del 2% ogni trimestre. La disoccupazione è salita dal 5,5% di fine 2024 a 7,6% nel secondo trimestre. Il tasso di povertà, dal 41,7% della seconda metà del 2023, si è portato al 52,9% nella prima metà di quest’anno. La cura ha avuto però un effetto immediato sui prezzi. Il tasso di inflazione a 12 mesi è sceso da un picco del 292% nell’aprile scorso a 166% a novembre. Ancora un tasso altissimo, ma questo è dovuto a forti aumenti dei prezzi nei mesi passati. A novembre 2024 i prezzi sono aumentati solo del 2,4%, quindi a una velocità annualizzata del 33%, il livello più basso dal luglio 2020. Il peso argentino ha continuato a svalutarsi nella prima metà dell’anno, ma è rimasto stabile rispetto all’euro negli ultimi tre mesi. Inoltre, i salari continuano a crescere più dell’inflazione: per chi ha mantenuto il posto di lavoro le cose stanno meglio. Tutto sommato, la cura per stabilizzare l’economia argentina sta funzionando, ma c’è stato un prezzo da pagare in termini di perdita di Pil . Il prezzo sembrerebbe però essere stato di breve termine. I dati pubblicati lunedì scorso indicano un rimbalzo del Pil nel terzo trimestre del 3,9% rispetto a quello precedente: il Pil è così tornato quasi al livello di fine 2023. Si tratta di un singolo trimestre e il recupero è stato facilitato da un forte aumento della produzione agricola per effetto della fine di un periodo di siccità prolungata. Inoltre, l’indicatore preliminare di attività economica mensile mostra una leggera flessione a settembre. È comunque un ottimo risultato, anche se occorrerà attendere ancora un po’ per vedere se la stabilizzazione dell’economia porterà, non solo a una ripresa della crescita economica, ma anche a una sua accelerazione rispetto al passato. Il Fondo Monetario Internazionale prevede che il Pil argentino crescerà del 5% il prossimo anno. Ma il Fondo è in conflitto di interessi, avendo prestato oltre 40 miliardi di dollari all’Argentina. Non solo. La voce di Milei, molto vicino a Trump, ha un peso politico non indifferente a Washington: tre mesi fa il presidente argentino ha chiesto che il capo del dipartimento dell’America Latina del Fondo fosse sollevato dall’incarico di supervisore del prestito e la Managing Director del Fondo, la bulgara Kristalina Georgieva, lo ha prontamente accontentato . Restiamo quindi in attesa di conferme per sapere se la stabilità del Paese sarà quella del camposanto oppure se sarà la base per una crescita economica finalmente forte e duratura.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Come sta andando l'esperimento liberista di Milei in Argentina?