Per il ministro dell'Economia italiano l'incontro con Carsten Spohr, previsto entro il fine settimana, probabilmente già oggi, "sarebbe opportuno". Obiettivo sarà trovare un compromesso con l'inflessibile amministratore delegato della compagnia tedesca. Due giorni fa il Ceo non ha firmato i documenti che vanno presentati all’Ue entro l’11 novembre per risolvere i rilievi di Bruxelles sulla concorrenza. La compagnia tedesca, infatti, avrebbe proposto un prezzo d'acquisto inferiore a quello pattuito
“Sarebbe opportuno” un incontro con l’ad della compagnia tedesca Carsten Spohr, ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti riferendosi allo stallo sulle trattative tra Mef e Lufthansa per il futuro di Ita Airways. Obiettivo sarà trovare un compromesso con l'inflessibile amministratore delegato della compagnia tedesca. Due giorni fa Roma il manager non ha firmato i documenti che vanno presentati all’Ue entro l’11 novembre, per risolvere i rilievi di Bruxelles sulla concorrenza. Lufthansa avrebbe invece proposto un prezzo finale per la seconda tranche delle azioni inferiore a quello pattuito a maggio 2023. All’epoca il Mef aveva detto di non essere disposto a svendere l’asset, che oggi detiene al 100% dopo il fallimento dell’ex Alitalia. L'incontro tra Giorgetti e Spohr potrebbe tenersi questo weekend, forse già oggi.
La trattativa
A dominare il tavolo di confronto saranno questioni di prezzo. Secondo le notizie trapelate finora, la sera del 4 novembre, basandosi sulle clausole contrattuali, Lufthansa avrebbe infatti chiesto al Mef uno sconto sulla cifra da sborsare per la seconda tranche per la newco tricolore a seguito del primo aumento di capitale da 325 milioni di euro, giustificandosi con il costo di alcuni investimenti fatti dopo l'accordo di alleanza del 2023. Una richiesta che il ministero dell'Economia avrebbe bollato come "inaccettabile" anche alla luce del miglioramento della posizione economica di Ita e in vista della probabile crescita del traffico aereo per il Giubileo del 2025. Il tentativo di ricucitura è ora affidato a Giorgetti, forte del fatto che nessuna delle due parti sembra davvero intenzionata a far saltare l'accordo. Sui cieli europei intanto a preoccupare sono anche i conti di Air France-Klm. Il gruppo ha chiuso il terzo trimestre con un utile operativo in calo del 12% a 1,18 miliardi di euro, deludendo le attese degli analisti e prevedendo anche di sostenere costi più elevati di quelli precedentemente stimati per quest'anno a seguito di una revisione dell'accordo salariale e di un aumento dei costi di manutenzione. Anziché aiutare, le Olimpiadi di Parigi hanno allontanato i turisti dalla capitale, influendo negativamente sui conti. Il titolo ne ha risentito pesantemente in Borsa dove è arrivato a perdere l'11%.