Clima estremo, in Italia solo il 6% delle case assicurato contro disastri naturali
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L'Italia è uno dei Paesi meno assicurati, ma il 55% delle sue abitazioni si trova in un contesto o in uno stato rischioso. Dal 2025 le imprese saranno obbligate a tutelarsi: al momento lo è solo il 5%
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- Lo Stato, secondo Prometeia, in passato ha speso oltre 300 miliardi di euro per ripagare terremoti, eruzioni, eventi meteorologici estremi. Ora che i casi di emergenza atmosferica sono quadruplicati, però, non sembra esserci la stessa disponibilità. E la politica sta spingendo dunque verso le assicurazioni sulla casa
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- Considerando i dati europei, emerge che l'Italia è uno dei Paesi meno assicurati: solo il 5,9% delle case è coperta da un'assicurazione o da una polizza contro catastrofi naturali (circa 2,1 milioni, in leggero aumento). Al Sud la percentuale è ancora più bassa e scende sotto al 2%
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- Una polizza contro i disastri naturali sulla propria casa costerebbe in media circa 130/140 euro all'anno. Tutto dipende però dall’abitazione stessa, a cominciare dallo stato in cui si trova e dalla sua posizione (fattori determinanti per capire i livelli di rischio)
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- L'obbligo assicurativo per i danni catastrofali per le imprese è stato invece introdotto dalla Legge Finanziaria 2024 ed entrerà in vigore il primo gennaio 2025. Interesserà tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, relativamente ai danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, iscritti a bilancio. Al momento è coperto solo il 5%
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- In Europa nessun Paese prevede l’obbligo dell’assicurazione per le case. Ci sono però delle eccezioni: in Francia, per esempio, la copertura per le catastrofi naturali è obbligatoria per le case in affitto o per chi apre un mutuo. Quest'ultimo caso è valido anche per la Spagna