Introduzione
Solo la metà dei contribuenti ha onorato le rate fiscali. E così si è creato un problema per i conti pubblici tanto che ora l'esecutivo riflette sulla possibilità di una nuova sanatoria.
L’appuntamento in cassa per la quarta rata dell’agevolazione collegata alle cartelle esattoriali si è chiusa il 5 giugno scorso, con un mezzo flop. Il governo confidava in un incasso di 300 milioni, ma il gettito si è fermato a quota 200. In pratica, si è aperto un buco di 100 milioni
Quello che devi sapere
La rata di giugno e il problema dei conti pubblici
- Per la rottamazione quater solo la metà dei contribuenti ha onorato le rate fiscali. E così si è creato un problema per i conti pubblici tanto che ora il governo Meloni riflette sulla possibilità di una nuova sanatoria. Del resto l’appuntamento in cassa per la quarta rata dell’agevolazione collegata alle cartelle esattoriali si è chiusa il 5 giugno scorso, con un mezzo flop. Il governo confidava in un incasso di 300 milioni, ma il gettito si è fermato a quota 200. In pratica si è aperto un buco di 100 milioni
Per approfondire:
Come funziona la rottamazione quater
- Con la rottamazione quater è possibile sistemare i debiti tributari relativi al periodo 2000-2022 onorando (fino a 18 rate) tutte le tasse arretrate, ma godendo anche della cancellazione di sanzioni e interessi. L’offerta è piuttosto vantaggiosa ma, numeri alla mano, ogni volta che si apre una finestra per i versamenti, qualche migliaia di contribuenti salta l’appuntamento con il Fisco
La rateazione
- Come detto, con la rottamazione quater c’è la possibilità di regolare le cartelle esattoriali relative al periodo 1 gennaio 2000 - giugno 2022. La norma prevede un versamento unico (privo di interessi) oppure in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andavano saldate il 28 febbraio e il 31 maggio scorso (slittamento fino al 5 giugno). Le restanti, poi, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2025
La rateazione/2
- La prima e la seconda rata erano di entità pari al 10% della somme complessivamente dovute a titolo di definizione agevolata. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023
Come si paga
- Per pagare i moduli allegati alla "Comunicazione delle somme dovute" della definizione agevolata, oltre al servizio "Pagaon-line", è possibile utilizzare i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri prestatori di servizi di pagamento aderenti al nodo pago Pa. In alternativa, è attivo il nuovo servizio di domiciliazione bancaria disponibile nella sezione "definizione agevolata" in area riservata, che consente di attivare o revocare l'addebito diretto delle rate sul conto corrente, anche intestato ad altro soggetto se autorizzato
Cosa comprende la rottamazione quater
La rottamazione quater riguarda tutti i carichi affidati all'Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1°gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi:
- quelli contenuti in cartelle non ancora notificate;
- interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;
- già oggetto di una precedente misura agevolativa (la cosiddetta Rottamazione e/o saldo e stralcio), anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.
Sono invece escluse:
- le somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato;
- crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
- multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze passate in giudicato
Le ipotesi allo studio
- Ma ora, secondo quanto filtra da ambienti di governo, si ragiona su una nuova sanatoria. Il ministero dell'Economia starebbe studiando una soluzione. I contribuenti sperano in un’ulteriore possibilità per l’accesso a chi non ha aderito in tempo alla rottamazione, con un ravvedimento, per saldare i debiti senza ulteriori aggravi
Le ipotesi allo studio/2
- Si starebbe studiando un meccanismo per concedere una ulteriore proroga per “recuperare” chi non ha pagato. Ma anche per chi non aveva aderito e ora punta a ravvedersi. Punta su questa linea la Lega di Matteo Salvini, che però al momento si scontra contro le perplessità del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Anche perché già a fine marzo era stato concesso un piano di recupero per far rientrare a bordo chi aveva mancato le prime due rate
Le intenzioni del governo
- Le intenzioni del governo sarebbero comunque quelle di far rientrare nella rottamazione più contribuenti possibili e, proprio per questo motivo, sembrerebbe essere allo studio una nuova sanatoria che non solo vada a recuperare chi non ha pagato le rate, ma che coinvolga anche chi non aveva aderito a giugno 2023 e ora vuole ravvedersi
L'incontro di Leo con l'Anc
- Intanto, a fine giugno, il viceministro dell'Economia Maurizio Leo ha incontrato l'Associazione nazionale commercialisti (Anc). "Diverse le questioni affrontate", recita una nota del sindacato professionale, "dalle criticità contenute nell'ambito del concordato preventivo biennale, alle necessità di porre opportuno rimedio alla non assicurabilità per le sanzioni dirette cui incorre il professionista nell'esercizio del proprio mandato" e, "in un'ottica di creare percorsi a sostegno dei contribuenti è stata prospettata la possibilità di riapertura delle definizioni agevolate (rottamazioni quater) come pure l'introduzione di un nuovo istituto quale l'eventuale rottamazione quinquies"
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