Le città più ricche in Italia: la mappa dei redditi comune per comune

Economia
Raffaele Mastrolonardo

Raffaele Mastrolonardo

I nuovi dati sulle dichiarazioni 2023 (anno 2022): Portofino è il centro più “ricco” d’Italia. Tra le città maggiori Milano davanti a Padova e Parma. Roma più staccata

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E’ Portofino il comune più ricco d’Italia. Almeno per quanto riguarda i dati delle dichiarazioni dei redditi. Che vanno presi con le molle ma qualche indicazione sulla distribuzione del benessere economico nel nostro Paese la offrono. E quelli dichiarati nel 2023 e relativi all’anno d’imposta 2022 dicono che il borgo ligure non ha rivali: con un imponibile Irpef pro capite di poco più di 90mila euro guarda tutti dall’alto. Molto dall’alto. Subito dietro, si fa per dire, Lajatico in provincia di Pisa con oltre 52mila euro e Basiglio (MI) che l’anno scorso si aggiudicava il primato e quest’anno si deve accontentare del terzo posto con un Irpef medio di 49mila euro. Il resto della top 20 vede tanto nord ovest (soprattutto Lombardia e Piemonte) con qualche incursione di Toscana ed Emilia.

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Le città

A dominare la classifica assoluta, come si vede, sono centri piccoli e rinomati per ospitare cittadini piuttosto abbienti come, appunto, Portofino. Ma proprio il basso numero di residenti di questi comuni rende la classifica curiosa ma poco significativa. Basta un cambio di residenza o l’oscillazione del reddito di qualche contribuente assai danaroso per far spostare anche di molto i dati medi. 

 

Più stabili, e dunque più interessanti, sono le statistiche relative alle città maggiori (quelle con almeno 120mila contribuenti). In questo caso, come l’anno scorso, il centro urbano di questa categoria in cui i residenti fanno registrare l’imponibile più alto è Milano: oltre 35mila euro di media. Poi Padova (27.935 euro) e Parma (27.759). Più staccata Roma: la capitale entra comunque nella top 10 delle città “più ricche” d’Italia con un imponibile Irpef medio superiore ai 27mila euro. 

 

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Geografie del reddito

Se infine, sempre mantenendo la prospettiva comunale, allarghiamo lo sguardo all’Italia intera quella che otteniamo è un’immagine ormai molto familiare. Una mappa con colori più intensi al nord, che segnalano imponibili medi più alti, e tonalità decisamente più tenui al sud (imponibili più bassi). Da notare, anche qui senza sorprenderci troppo, la fascia rosso scura che attraversa l’Emilia Romagna seguendo la via Emilia per raggiungere Milano e dintorni. Una macchia che conferma una volta di più, se ce ne fosse bisogno, come la Pianura Padana resti l’area economicamente più prospera del Paese. 

 

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Discorso opposto per il Sud, in particolare Campania, Sicilia e Calabria. D’altronde, come fa notare il Ministero dell'Economia e delle Finanze nella nota che ha accompagnato il rilascio dei dati, il reddito medio complessivo più elevato lo fa registrare la Lombardia (27.890 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (27.230 euro). La Calabria, invece, presenta il reddito medio più basso: 17.160 euro. “Continua, quindi, ad essere significativa la distanza tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali”, conclude la nota.

 

Quanto all’Italia intera, il reddito medio delle dichiarazioni ammonta per l’anno d’imposta 2022 a 23.650 euro, in aumento del 4,9% rispetto all’anno precedente. Merito, dice il Mef, dell’incremento dei redditi da pensione, da lavoro dipendente e da lavoro autonomo.

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