Taxi e Ncc, dalle App alle attese per le corse: le nuove regole sul tavolo del governo
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Il ministro dei Trasporti Salvini ha illustrato alle associazioni degli autisti le bozze dei tre decreti sul trasporto pubblico non di linea. Al via il Registro elettronico nazionale contro l'abusivismo e il foglio di servizio per il noleggio con conducente. Novità anche per i servizi tramite piattaforme digitali. Ma scattano già le polemiche
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- Nuove regole in arrivo per taxi e Ncc. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha illustrato a 57 associazioni degli autisti la bozza di tre decreti attuativi, attesi da anni, destinati a cambiare il trasporto pubblico non di linea, svolto in Italia da 23mila taxi e 11mila Ncc. Il primo decreto è sul Registro elettronico nazionale (Ren), il secondo sul foglio di servizio per il noleggio con conducente e il terzo sulle piattaforme digitali d'intermediazione
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- Come riporta Il Messaggero, con il primo decreto viene sbloccato il Ren, istituito nel 2011 ma mai entrato ufficialmente in vigore. Ad esso devono iscriversi tutte le imprese titolari di licenza, taxi o Ncc. Si tratta, in sostanza, di uno strumento contro l'abusivismo, che dovrebbe portare al via libera di nuove licenze. Salvini ha assicurato tempi stretti per l'entrata in vigore del Ren: le attuali norme, infatti, non permettono ai sindaci di autorizzare ulteriori attività di noleggio con conducente se tale Registro non è attivo
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- Il secondo decreto serve invece a regolamentare il foglio di servizio elettronico, su cui gli Ncc devono indicare preventivamente orario, inizio, fine della corsa e le generalità dei clienti. Ma per gli Ncc non sono finite le novità: tra un servizio e l'altro, dovranno rispettare mezz'ora di attesa forzata (e non di un'ora, come previsto inizialmente) a meno che non rientrino in deposito
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- A proposito di Ncc, Salvini ha anche anticipato una modifica all'articolo 85 del Codice della Strada, che prevede un regime sanzionatorio stringente per i servizi di noleggio con conducente. Gli autisti sono infatti passibili di ritiro della patente anche per la minima violazione. Stando a quanto scrive Il Sole 24 Ore, la soluzione prospettata dal titolare ai Trasporti è la revisione dell'articolo tramite il ddl Concorrenza, atteso a breve in Consiglio dei ministri
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- Il terzo decreto è dedicato alle piattaforme tecnologiche e all'aumento della concorrenza. Come spiega Il Messaggero, questo pacchetto di norme apre di fatto spazi di mercato importanti per le realtà come Uber. I gestori della App potranno anche essere vettori, ossia "soggetti impegnati a offrire soluzioni di trasporto". Potrebbe dunque essere importato in Italia il modello spagnolo, dove Uber offre direttamente le auto agli autisti titolari di una licenza simile ai nostri Ncc
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- Insomma, il terzo decreto dovrebbe portare non solo a una maggiore facilità per gli utenti nel trovare taxi o Ncc grazie alle App, ma anche a più corse fruibili. Con la legislazione spagnola, Uber ha infatti potuto garantire sulla sua piattaforma più auto disponibili, a sconti sostanziosi. Tramite le nuove App, si potrà anche direttamente pagare la corsa scelta, e grazie al servizio di geolocalizzazione si conosceranno i tempi di attesa
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- Come riporta ancora Il Messaggero, con le nuove App gli autisti saranno in grado di conoscere la destinazione dell'utente "solo al momento del prelievo", e non prima. Ciò serve ad evitare la spiacevole situazione in cui un conducente decide di rifiutare una corsa perché il tragitto non è considerato remunerativo. I taxi, in aggiunta, non possono "prevedere l'applicazione per i singoli servizi di importi inferiori o superiori rispetto a quanto previsto dalle tariffe pubbliche in vigore sull'area territoriale di riferimento"
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- Dopo la presentazione dei tre decreti, è arrivata la risposta di Muoversi, la confederazione delle principali associazioni di Ncc, tramite il presidente Andrea Romano: le scelte del governo "metteranno fuori mercato migliaia di aziende e operatori Ncc, arrecando gravissimi danni alla mobilità urbana, al turismo e alle attività produttive. Evidentemente Salvini intende lasciare a casa migliaia di aziende e in fila milioni di utenti". E poi: "Confidiamo che la maggioranza voglia ridiscutere queste norme"
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- "L'eventuale obbligo per gli Ncc di un tempo minimo di attesa di 30 minuti tra una corsa e l'altra è solo un palliativo rispetto alla proposta originale di 60 minuti. Non si tratta di una questione di minutaggio: il principio dell'attesa forzata è anticostituzionale, come dimostrano sentenze europee a riguardo, e lede la libertà d'impresa", ha detto Lorenzo Pireddu, general manager di Uber Italia
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- Giudizio più positivo per Daniele Conti, responsabile di trasporti e logistica di Legacoop Produzione e Servizi: "Le bozze su Taxi e Ncc colgono gli obiettivi auspicati, ossia definire un quadro preciso della dimensione dei due settori". Tuttavia, spiega, "è necessario distinguere nettamente - nel servizio svolto attraverso le piattaforme tecnologiche - le cooperative e i consorzi che esercitano l'attività di collegamento tra i vettori e gli utenti, dai soggetti che invece svolgono solo una mera attività di intermediazione"