Bollette luce, dal 1° luglio si passa al servizio a tutele graduali: come funzionerà
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Tra poco più di tre mesi finirà anche il mercato tutelato dell’energia: per coloro che non dovessero scegliere un nuovo operatore nel mercato libero c’è il passaggio al servizio a tutele graduali, che prevede l’applicazione della proposta in quel momento più conveniente tra quelle messe a disposizione dal venditore. Il risparmio promette di essere considerevole: alle attuali condizioni, il cliente finale dovrebbe riuscire a pagare circa 130 euro l’anno in meno, più del 20% di una bolletta di una famiglia media
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- Mancano poco più di tre mesi alla cessazione definitiva della maggior tutela per le bollette della luce. A partire dal 1° luglio 2024 scatterà il Servizio a tutele graduali (Stg) per tutti i clienti non vulnerabili non passati al mercato libero
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- Come previsto nel decreto firmato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e pubblicato lo scorso 17 maggio, dove si disciplina l’erogazione di questo servizio, il meccanismo durerà tre anni e riguarderà tutti coloro che non hanno operato una scelta
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- Nel decreto è contenuta l’architettura delle aste che, come noto, sono servite a individuare gli operatori chiamati a garantire il nuovo servizio e selezionati a valle delle procedure concorsuali, il cui assetto è stato definito dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente che ha poi affidato la gestione dell’iter all’Acquirente Unico
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- È sempre il decreto, poi, a fissare per ogni singolo operatore una soglia massima delle aree aggiudicabili che sono state definite a monte per favorire la ripartizione dei clienti
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- Il decreto fissa anche una serie di paletti per gli esercenti del servizio a tutele graduali stabilendo che dovranno rispettare le condizioni contrattuali dell’Arera. In particolare, è vietato inserire nel contratto del Stg qualsiasi servizio o prodotto ulteriore rispetto a quanto fissato dall’Authority
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- L’operatore deve poi informare periodicamente il cliente finale, almeno a partire dai sei mesi antecedenti la scadenza del periodo di assegnazione del Stg, anche mediante posta elettronica certificata o spazi web dedicati al cliente della scadenza del servizio del diritto di scegliere un altro fornitore nel libero mercato o una qualsiasi offerta di mercato libero dello stesso esercente
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- Ma cosa succede in caso di mancata scelta? La risposta, come detto, è contenuta nello stesso decreto: in assenza di una indicazione espressa, alla scadenza del periodo di erogazione del Stg, il cliente viene rifornito dallo stesso operatore del servizio sulla base della propria offerta di mercato libero più favorevole
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- Il risparmio promette di essere considerevole: alle attuali condizioni, il cliente finale dovrebbe riuscire a pagare circa 130 euro l’anno in meno. Considerando l’attuale spesa media annua della famiglia tipo con un consumo di 2700 kilowattora, pari a circa 600 euro, questo risparmio varrebbe più del 20% della bolletta