Fisco, premi risultato con tasse ridotte per redditi fino a 80mila euro: cosa sapere
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L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che anche per il 2024 i premi di risultato fino a 3mila euro per i lavoratori dipendenti del settore privato saranno tassati al 5%. Il Fisco ha inoltre ricordato che per i lavoratori del settore turistico viene riconosciuto un trattamento integrativo speciale del 15%, che non contribuisce al reddito, e che per coloro che rientrano nel calcolo contributivo è possibile riscattare fino a 5 anni di lavoro non continuativi fino a fine 2023
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- I premi di risultato di partecipazione agli utili di impresa fino a 3mila euro verranno tassati nel 2024 al 5% per tutte quelle retribuzioni che arrivano a 80mila euro. A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate, che ha pubblicato una circolare sulle disposizioni della Legge di Bilancio
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- La riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva relativa ai premi di produttività dal 10% al 5% era già stata introdotta, per il periodo d’imposta 2023, dalla Manovra precedente
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- Va ricordato che l’imposta sostitutiva, in vigore dal 2016, si applica fino a un importo di 3mila euro lordi al premio in denaro erogato ai lavoratori dipendenti del settore privato in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali con un reddito da lavoro, nell’anno precedente a quello di percezione, non superiore a 80mila euro, per gli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, nonché alle somme elargite sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa
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- La circolare delle Entrate ricorda anche che per sostenere il settore turistico, ricettivo e termale, l’ultima Legge di Bilancio riconosce a favore dei lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e per quelli del comparto del turismo un trattamento integrativo speciale del 15%, che non concorre alla formazione del reddito
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- La misura presente nella Legge di Bilancio si riferisce alle prestazioni rese tra il primo gennaio 2024 e il 30 giugno 2024 dai lavoratori dipendenti con redditi non superiori a 40mila euro per il periodo di imposta 2023
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- L’agevolazione è calcolata sulla retribuzione lorda corrisposta per lavoro straordinario in giorni festivi o in periodo notturno
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- Come sottolinea Il Sole 24 Ore, a partire dalla prima retribuzione utile ed entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno, il datore di lavoro eroga come sostituto d’imposta il trattamento integrativo speciale, indicando poi l’importo nella certificazione unica del dipendente relativa al periodo d'imposta 2024
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- Inoltre, in via sperimentale per il biennio 2024 -2025, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che gli iscritti presso una delle gestioni previdenziali amministrate dall’Inps, non titolari di pensione e senza anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (quindi i lavoratori che rientrano completamente nel calcolo contributivo), possono riscattare i periodi fino a fine 2023 tra l’anno del primo e quello dell’ultimo contributo accreditato
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- I periodi riscattabili non possono superare i 5 anni anche non continuativi. Il dipendente può chiedere al proprio datore di lavoro di sostenere l’onere del riscatto utilizzando i premi di produzione spettanti al lavoratore. Se il datore di lavoro sostiene l’onere del riscatto, lo stesso importo è portato in deduzione dal proprio reddito d’impresa o di lavoro autonomo
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- Per quanto concerne, invece, la determinazione del reddito di lavoro dipendente del lavoratore, i contributi versati per suo conto non concorrono a formare questo reddito