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Conguaglio IMU 2023 entro il 29 febbraio, chi deve pagarlo e cosa sapere

Economia
©IPA/Fotogramma

La fine del mese sarà il termine ultimo per pagare senza sanzioni e interessi il conguaglio Imu dovuto, limitatamente al 2023, a seguito della proroga sulla pubblicazione delle delibere comunali contenenti aliquote e regolamenti 2023. A dover pagare sono i contribuenti di 200 Comuni: in gran parte dei casi si tratta di piccoli centri fatta eccezione per la città di Arezzo

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Attenzione al 29 febbraio, ultima data utile per il pagamento in regola del conguaglio Imu per il 2023. Entro la fine del mese i contribuenti di 200 piccoli Comuni dovranno procedere al ricalcolo dell’imposta e pagare l’eventuale differenza rispetto a quanto già versato nel 2023. Si tratta di oltre 700 mila persone che risiedono per lo più in piccoli centri, unica eccezione la città di Arezzo: in questi casi, le delibere comunali di approvazione delle aliquote e tariffe diverse dall’imposta di soggiorno e dall’addizionale comunale Irpef, sono inserite nell’apposita sezione del portale del Federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023 (in luogo del termine ordinario del 14 ottobre 2023) e pubblicate sul sito del Dipartimento finanze entro il 15 gennaio 2024 (in luogo del termine ordinario del 28 ottobre 2023). L’eventualità è prevista da una norma della Legge di Bilancio 2024 che ha appunto prorogato i termini per la trasmissione.

Chi deve pagare

In seguito al ricalcolo dell’imposta, coloro che al momento del saldo Imu 2023 pagato a metà dicembre scorso hanno versato un’imposta minore rispetto a quella dovuta definitivamente per effetto della proroga dovranno versare il conguaglio entro il 29 febbraio 2024. Coloro che, al contrario, hanno versato un importo superiore dovranno chiedere il rimborso secondo l’ordinaria procedura. Per essere sicuri di dover pagare è consigliato consultare il portale del Mef, inserire la propria regione, provincia e comune di residenza.

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