Bonus chirurgia estetica, a chi è rivolto e quali interventi sono detraibili
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Dal 2023 alcune spese di chirurgia estetica sono detraibili nel modello 730, consentendo una detrazione dell’Irpef pari al 19% con una franchigia fino a 129,11 euro. La misura è dedicata a chi necessita di interventi di chirurgia per ragioni legate alla salute, oltre a quei pazienti che hanno bisogno di procedure volte a diagnosticare o trattare condizioni patologiche oppure che devono affrontare problematiche psico-fisiche
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- Il Bonus chirurgia estetica, introdotto dal Decreto Anticipi convertito in legge, ha ampliato la detrazione Iva per i servizi sanitari a carattere estetico con finalità terapeutiche. Dal 2023 l’esenzione Iva per chirurgia estetica si è estesa anche a procedure finalizzate alla diagnosi, alla cura di patologie e alla soluzione di problemi legati alla salute psicofisica
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- Il cosiddetto Bonus chirurgia estetica permette perciò di dispensare completamente dal pagamento dell’Imposta sul valore aggiunto per interventi estetici che rientrano nei criteri previsti, eliminando così l’obbligo di corrispondere la normale aliquota Iva sulla medicina estetica. Viene perciò ridotto l'onere finanziario complessivo del trattamento
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- Dal 2023 queste spese di chirurgia estetica sono detraibili nel modello 730, consentendo una detrazione dell’Irpef pari al 19% con una franchigia fino a 129,11 euro
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- Il Bonus chirurgia estetica è dedicato a chi necessita di interventi di chirurgia per ragioni legate alla salute, oltre a quei pazienti che hanno bisogno di procedure volte a diagnosticare o trattare condizioni patologiche oppure che devono affrontare problematiche psico-fisiche
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- La misura è inoltre rivolta a chi esegue prestazioni sanitarie di tipo chirurgico finalizzate alla cura, alla riabilitazione e ricovero, conformemente alle disposizioni del Decreto del Presidente della Repubblica n.633/1972
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- L'esenzione dall’Iva del cosiddetto Bonus chirurgia estetica è perciò prevista per tutti i contribuenti che effettuano interventi chirurgici mirati a: diagnosticare, trattare malattie o problematiche di salute; preservare o ripristinare il benessere del paziente dal punto di vista psicofisico
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- Per poter beneficiare del Bonus chirurgia estetica è necessario che le finalità terapeutiche degli interventi per cui si chiede l’esenzione Iva siano certificate mediante apposita certificazione medica
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- Nelle spese mediche ammesse a detrazione e nell’elenco dei trattamenti estetici detraibili (o meglio, degli interventi di chirurgia estetica detraibili), rientrano i costi direttamente associati alle operazioni di chirurgia effettuate per il ripristino delle normali condizioni di salute e funzionalità della persona o per la correzione di inestetismi, sia congeniti che derivanti da eventi come malattie tumorali, incidenti stradali, incendi, ed altri, capaci di causare disagi psicofisici
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- La detrazione delle spese per le prestazioni di chirurgia estetica non spetta in tutti i casi in cui gli interventi non sono conseguenti a incidenti, malattie o malformazioni congenite. Se la spesa riguarda i figli, la detrazione spetta al genitore che l’ha sostenuta. Se il documento di spesa è intestato al figlio fiscalmente a carico, le spese sono suddivise, in relazione al loro effettivo sostenimento, tra i genitori