Eurostat, cala la disoccupazione nell'Eurozona a novembre: tasso al 6,4%

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Il tasso è sceso di 0,1 punti rispetto al mese di ottobre, attestandosi al 6,4% della popolazione attiva, il livello più basso della storia. I tassi più bassi nell'UE sono stati registrati nella Repubblica Ceca (2,4%), Malta (2,5%) e Polonia (2,8%). I più alti sono stati registrati in Spagna (11,9%) e Grecia (9,4%)

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Il tasso di disoccupazione nell'Eurozona è sceso di 0,1 punti percentuali a novembre rispetto al mese di ottobre, attestandosi al 6,4% della popolazione attiva, il livello più basso della storia nonostante una situazione economica cupa, secondo i dati pubblicati martedì da Eurostat.

Tasso di disoccupazione ai minimi storici

L'indicatore si colloca al livello più basso da quando l'Ufficio statistico europeo ha iniziato a compilare questa serie, nell'aprile 1998, per i paesi che hanno adottato la moneta unica europea. Su base annua, a novembre il tasso di disoccupazione è sceso di 0,2 punti. Questi dati mostrano la resilienza del mercato del lavoro di fronte al calo della crescita registrato lo scorso anno. La zona euro ha visto la sua economia contrarsi nel terzo trimestre, gravata dalle difficoltà della Germania e dal rialzo dei tassi d'interesse. Molti analisti contano su un ulteriore calo del prodotto interno lordo (Pil) negli ultimi tre mesi dell’anno, sinonimo di recessione tecnica.

Un ragazzo davanti a una agenzia interinale, in una foto del 31 maggio 2010 a Pisa.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel secondo trimestre del 2010 e' salito al 27,9%. Lo comunica l'Istat, precisando che si tratta del dato piu' alto dal secondo trimestre del 1999. 
 ANSA/ FRANCO SILVI

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La disoccupazione in Europa

Per l'Unione Europea nel suo complesso, il tasso di disoccupati è salito al 5,9% a novembre, anch'esso in calo di 0,1 punti su un mese e di 0,2 punti su un anno. La disoccupazione è diminuita significativamente in Europa dalla metà del 2021, grazie alla forte ripresa economica post-Covid che ha seguito una recessione storica. Nonostante la stagnazione dell’attività economica nella zona euro dalla fine del 2022, alimentata dalle conseguenze della guerra in Ucraina e dall’impennata dell’inflazione, l’attività economica ha continuato a diminuire prima di stabilizzarsi dalla primavera a un livello senza precedenti in un quarto di secolo.

Nel mese di novembre nei ventisette Stati membri dell’UE erano disoccupati circa 12,95 milioni di uomini e donne, di cui 10,97 milioni tra i venti paesi che condividono la moneta unica. Il tasso di disoccupazione è pari al 7,3% in Francia, come nei mesi di ottobre e settembre, rispetto al 3,1% in Germania, secondo i dati armonizzati di Eurostat. I tassi più bassi nell'UE sono stati registrati nella Repubblica Ceca (2,4%), Malta (2,5%) e Polonia (2,8%). I più alti sono stati registrati in Spagna (11,9%) e Grecia (9,4%). I giovani sotto i 25 anni restano molto più colpiti rispetto alla popolazione generale, con un tasso di disoccupazione del 14,5% in tutta l’UE e nella zona euro. Questo dato è però in calo di 0,3 punti rispetto a ottobre. I dati Eurostat si basano sulla definizione di disoccupazione dell’Ufficio Internazionale del Lavoro (Ilo). Sono considerati disoccupati coloro che hanno cercato attivamente lavoro nelle quattro settimane precedenti e sono disponibili a iniziare a lavorare nelle due settimane successive.

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