Case, le vendite all'asta svalutano il valore di mercato degli immobili
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In media in Italia c’è un immobile in asta per ogni 12,2 immobili in vendita sul mercato. Ma ci sono città come Bologna dove il rapporto è di uno a 52,1 o Milano, dove si sta su uno a 50,7. Ci sono anche città come Reggio Calabria dove per ogni immobile in asta ce ne sono 4,7 in vendita sul mercato: qui la capienza è minore
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- Le vendite all'asta svalutano il valore di mercato degli immobili. A darne testimonianza, come riporta Il Sole 24Ore, è uno studio realizzato dalla fintech Reviva che confronta i prezzi richiesti in asta con quelli richiesti sul mercato
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- Nel settore residenziale in asta mediamente gli immobili vengono messi in vendita a 700 euro al metro quadro (che vanno dai 330 degli appartamenti ai 1.100 delle ville), mentre sul mercato il prezzo medio nazionale è di 1.970 euro al metro quadro
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- Se gli immobili vengono venduti in asta a un prezzo troppo basso a perdere sono sia i creditori sia i debitori morosi. Questi ultimi, infatti, perdono la casa all’asta, ma restano allo stesso tempo debitori della banca per la cifra residua non coperta dalla vendita dell’immobile
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- In media in Italia c’è un immobile in asta per ogni 12,2 immobili in vendita sul mercato. Ma ci sono città come Bologna dove il rapporto è di uno a 52,1 o Milano, dove si sta su uno a 50,7. Ci sono anche città come Reggio Calabria dove per ogni immobile in asta ce ne sono 4,7 in vendita sul mercato: qui la capienza è minore
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- Certo, qualcosa si muove. Il numero di aste immobiliari, per esempio, nel 2023 è calato del 20% rispetto al 2022: 152mila contro 191mila. E anche nel 2021 erano state di più: 185mila. E il calo continua dal 2015
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- Ma questo dato, positivo, ha una differenziazione geografica non di poco conto: le aste calano molto più al nord (nel 2023 sono state 50mila) che al sud (a 37mila)
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- Il trend continua dal 2019 a oggi. Questo è dovuto alla maggior lentezza dei Tribunali delle aree del sud e isole e che quindi impiegano più tempo a concludere le procedure esecutive e concorsuali. Insomma, il tema centrale è che l’inefficienza dei Tribunali ha un costo