Dal 10 gennaio scadrà il mercato tutelato per le bollette del gas, dal 1° aprile quello per la luce. Pertanto in molti in questi giorni stanno passando al mercato libero, ma ancora circa 9 milioni di italiani sono rimasti a quello tutelato. Scopriamo cosa succede ai circa 4,5 milioni che non rientrano nelle categorie dei vulnerabili e che ancora non hanno compiuto una scelta
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- Con l’imminente scadenza del mercato tutelato per le bollette della luce (1° aprile 2024) e gas (10 gennaio 2024), i cittadini italiani dovranno entrare nel mercato libero, effettuando la scelta che ritengono più conveniente
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- Alcune categorie, definite vulnerabili, non rientrano in questa casistica, ovvero gli over 75, chi percepisce bonus per condizioni economiche svantaggiate, chi beneficia della legge 104 e, per la luce, chi ha in casa macchinari salvavita
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- Si calcola che in queste categorie rientrino circa 4,5 milioni di italiani, ma ce ne sono altrettanti che ancora non hanno effettuato nessun tipo di scelta. Un’opzione percorribile, perché lo Stato ha già ideato soluzioni anche per gli “indecisi”
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- Per quanto riguarda il gas, per cui la scadenza è ormai prossima, le utenze sono ovviamente ancora garantite anche a chi non passerà al mercato libero, ma il metano verrà fornito con una offerta definita placet a prezzo variabile
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- Offerta placet significa che il prezzo si rifarà alla media mensile delle quotazioni nazionali (come accadeva in passato), i costi di approvvigionamento e commercializzazione rimarranno come in tutela. Cambierà invece la quota fissa, una quota annuale pagata mese per mese decisa dall’operatore
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- In questo sta la principale scelta dell’utente, che può valutare le diverse quote fisse proposte dall’operatore in uso e dai concorrenti, e valutare eventualmente a quale affidarsi per il futuro
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- Discorso diverso per la luce, per la quale erogazione Arera ha organizzato aste territoriali, e si verrà quindi affidati al fornitore che vincerà il bando nella zona dove abitiamo. Tuttavia ancora non si conoscono i nomi degli operatori coinvolti
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- Questo meccanismo in passato è stato anche molto conveniente: lo scorso anno le micro imprese che hanno già fronteggiato questa situazione, in alcuni casi per una quota della bolletta di circa il 10% i costi sono stati negativi, vengono restituiti soldi ai clienti