Scadenza 30 novembre, dal modello Redditi alle criptovalute: quali sono gli adempimenti
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Tra pochi giorni milioni di contribuenti dovranno provvedere a saldare il loro debito con il Fisco: in ballo ci sono la trasmissione del modello Redditi; la remissione in bonis delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura e anche la sanatoria degli asset virtuali non denunciati al 31 dicembre 2021. Molte di queste scadenze potrebbero essere rimodulate nel 2024, grazie alla delega fiscale del governo
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- È un vero e proprio conto alla rovescia quello in vista del tax day del 30 novembre. Sono 68 le scadenze, contando solo quelle erariali, con le quali professionisti e contribuenti dovranno fare i conti. Quest'anno si è aggiunto anche l’ultimo appello per la cessione dei bonus edilizi
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- Tra le scadenze da segnalare, oltre alla trasmissione del modello Redditi, sia per i contribuenti persone fisiche che per le società, e alla scadenza di versamento per gli acconti, scade anche il termine per la remissione in bonis delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura, in particolare per le spese del 2022
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- Proprio la remissione in bonis è uno dei nodi principali: governo e maggioranza hanno deciso di puntarci molto, permettendo l’utilizzo anche a chi non avesse chiuso un accordo di cessione entro fine marzo. Ora, però, non saranno più possibili altri rinvii e chi non sfrutta questa chance, disponibile per tutti i bonus casa, potrà utilizzare soltanto la detrazione in dichiarazione
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- A complicare il quadro ci sono le scadenze straordinarie, come ad esempio l’assegnazione agevolata dei beni ai soci, che consente, versando l’imposta sostitutiva dell’8%, di concedere beni intestati alla società e non più impiegati
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- Una misura, quest’ultima, che ha già richiesto i tempi supplementari, concessi dal decreto Proroghe: la scadenza iniziale, fissata dalla Manovra dello scorso anno, era al 30 settembre ma i professionisti hanno incassato il differimento di due mesi per far quadrare le operazioni con gli altri adempimenti in agenda
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- Altra scadenza da registrare è quella relativa alla sanatoria delle criptovalute, che consente di regolarizzare gli asset virtuali detenuti al 31 dicembre 2021 per i quali non erano stati indicati i redditi in dichiarazione o non erano stati assolti gli obblighi di monitoraggio fiscale
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- Tra le scadenze ricorrenti da saldare entro giovedì ci sono le liquidazioni periodiche Iva, effettuate nel terzo trimestre del 2023
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- Tuttavia, l’appuntamento più importante resta la trasmissione del modello Redditi per l’anno 2022. Anche se per le persone fisiche il principale appuntamento è con il 730, per chi ha un sostituto di imposta che può erogare un rimborso o trattenere l’eventuale quota di imposte ulteriori dovute, il modello Redditi ha comunque un suo utilizzo, stimato in 9 milioni di contribuenti
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- Previste novità con la delega fiscale. A partire dal 2024, infatti, la finestra temporale per la trasmissione telematica dei redditi si accorcerà di due mesi, facendo coincidere al 30 settembre il termine per tutte le dichiarazioni dei redditi. Un restyling che il governo metterà in campo con il decreto adempimenti, con un occhio al concordato preventivo per le piccole partite Iva, da giocare tutto nel periodo estivo
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- Per quanto riguarda gli acconti, invece, le prime novità si registrano già a partire da quest’anno. Infatti, le persone fisiche con partita Iva, che hanno ricavi o compensi 2022 non superiori a 170mila euro, possono evitare di versare il 30 novembre e rinviare al 16 gennaio 2024, con l’ulteriore possibilità di rateizzare in cinque mesi, naturalmente aggiungendo gli interessi