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Regolamento Ue imballaggi, perché per l'Italia la questione sul riciclo è così importante

Economia

Primo via libera all'Eurocamera, a larga maggioranza, al testo europeo con le nuove regole su etichette e contenitori di qualsiasi materiale, dalla carta al vetro. Il provvedimento tocca anche i temi del riuso e del riciclo: la Commissione Ue vorrebbe incentivare il primo a scapito del secondo. La questione è molto sentita da Roma: siamo uno dei Paesi più virtuosi nel riciclare. Anche di questo si è parlato nella puntata del 22 novembre di Numeri, approfondimento di Sky TG24

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Primo via libera all'Eurocamera, a larga maggioranza, al regolamento europeo sugli imballaggi: 426 voti favorevoli, 125 contrari e 74 astenuti. Il provvedimento è piuttosto importante: riguarda tutti i contenitori e tutto ciò che serve per trasportare e mettere in vendita un prodotto, dalle etichette sulle mele fino agli imballaggi industriali. Carta, vetro, ceramica: nessun materiale è escluso. Oltre a obiettivi generali di riduzione degli imballaggi - il 5% entro il 2030, il 10% per il 2035 e il 15% entro il 2040 - e la vendita di sacchetti di plastica molto leggeri (inferiori a 15 micron), il testo su cui è arrivato l’ok tocca anche i temi del riuso - cioè utilizzare più volte uno stesso imballaggio - e del riciclo, cioè distruggere un contenitore per produrne un altro uguale. Una questione che è molto importante per l’Italia. Anche di questo si è parlato nella puntata del 22 novembre di Numeri, approfondimento di Sky TG24.

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L'Italia e il riciclo

Nei piani della Commissione Ue si dovrebbe incentivare più il riuso rispetto al riciclo. Quasi tutti gli eurodeputati italiani si sono riuniti su un’unica posizione, a favore di alcune modifiche al regolamento che consentirebbero a tutti i materiali da imballaggio di essere riciclati o riutilizzati, a seconda del Paese dove l’attività di riciclo e riutilizzo è più sviluppata. Per l’Italia - uno dei Paesi più forti sotto il punto di vista del riciclo ma meno sul riuso - l'argomento è fondamentale. E l’emendamento passato ieri va proprio in questa direzione: si permette l'esenzione alle regole sul riuso ai settori che arrivano almeno all’85% di riciclo. Resta da vedere quale sarà la versione finale del regolamento.

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Carta, plastica, vetro, legno e metalli

Gli imballaggi in generale si dividono in diverse categorie, a seconda del materiale di partenza: carta (che rappresenta il 40,3%) del totale; plastica (19%); vetro (18,7%); legno (17,1%) e metalli (4,9%).

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Italia leader nel riciclo di vetro

Ci sono dei settori però in cui l’Italia è più avanti che in altri. Sul vetro, ad esempio, Roma raggiunge già l’80,8% di riciclo, percentuale superiore anche a quella fissata a livello Ue per il 2030 (75%). Se il regolamento Ue resterà nella versione approvata ieri, 22 novembre, e riusciremo a raggiungere l’85%, per noi non ci sarà più l'obbligo di riuso. 

Cassonetti della raccolta dei rifiuti porta a porta ad Aosta, 23 ottobre 2012. Nel 2011 in Valle d'Aosta la quantità di rifiuti di imballaggio (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica, vetro) conferiti al sistema Conai è aumentata del 3% rispetto al 2010, passando da 16.625 a 17.115 tonnellate. Ogni cittadino ha raccolto quindi circa 134,70 chilogrammi di imballaggi e i corrispettivi riconosciuti dal sistema consortile per i quantitativi raccolti sono stati di 570.799 euro.
ANSA/ENRICO MARCOZ

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