Manovra 2024, dai mutui prima casa per i giovani al Superbonus: tutte le novità
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Dopo le bozze circolate nei giorni scorsi, il testo della legge di Bilancio è approdato al Senato con qualche certezza in più. Confermato l'innalzamento della cedolare secca per gli affitti brevi (dal 21% al 26% dalla seconda alla quarta casa) e in arrivo il codice identificativo nazionale. Ma i cambiamenti dell'ultimora non finiscono qui
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- Il testo della Manovra 2024, che si appresta a essere esaminato al Senato, contiene diverse misure sulla casa che interessano i mutui, le donazioni, il Superbonus e le locazioni brevi. Ecco le principali norme sul fronte degli immobili che cambiano le carte in tavola per i loro proprietari
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- Per quanto riguarda i mutui, il regime speciale introdotto dal dl Sostegni bis verrà differito al 31 dicembre 2024. Tale norma prevede per le categorie prioritarie - giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, conduttori di alloggi Iacp e giovani under 36 - una copertura in garanzia nella misura massima dell'80% della quota capitale
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- Tale copertura può essere ottenuta qualora le categorie prioritarie siano in possesso di un Isee non superiore a 40mila euro annui e richiedano un mutuo superiore all'80% del prezzo dell'immobile, comprensivo di oneri accessori
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- Quest'anno è al 90%, e l'anno prossimo calerà ulteriormente al 70%. È il destino del Superbonus, che rimane al 110% fino a fine 2023 esclusivamente per le abitazioni unifamiliari e condomìni con lavori avviati nel 2022
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- Come spiega il Corriere della Sera, gli altri incentivi per l'edilizia (ossia ecobonus, bonus verde, bonus barriere architettoniche e bonus ristrutturazioni) sono già finanziati per un altro anno, quindi continueranno a esserci
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- Per quanto riguarda le seconde case ristrutturate, dal 2024 non saranno più considerati "redditi diversi" le plusvalenze sulla vendita di immobili su cui sono stati realizzati interventi con il Superbonus conclusi da massimo 10 anni
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- Il 26% di tasse non verrà più calcolato sulla plusvalenza "scontata" del costo della ristrutturazione, bensì sull'intera plusvalenza. Sono tuttavia esclusi da questa norma gli immobili acquisiti per successione e adibiti a prima casa negli ultimi cinque anni
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- Come spiega il Sole 24 Ore, per i primi cinque anni i costi di ristrutturazione non potranno essere dedotti dalla plusvalenza, come avviene finora. E per i cinque anni successivi saranno deducibili al 50 per cento. Insomma, dal 2024 il carico fiscale sulle vendite aumenta esponenzialmente
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- Come scrive il Sole 24 Ore, con la Manovra si sblocca il mercato dei beni provenienti da donazione. In sostanza, il terzo che ha acquistato non è più tenuto a restituire il bene, mentre per tutelare gli eredi eventualmente lesi c'è l'obbligo del donatario di compensare in denaro il legittimario
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- Cambiano le tasse sugli affitti brevi e i b&b (bed and breakfast). Dopo le bozze circolate nei giorni scorsi, è stata confermata la modifica sulla cedolare secca, che passa dal 21% (la percentuale attuale) al 26% dalla seconda alla quarta casa messa in affitto fino a 30 giorni. Per la prima, invece, rimane al 21%
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- C'è però una novità: come scrive il Corriere, nella legge di Bilancio 2024 entra la proposta di Forza Italia (che già aveva avuto alcune riserve sull'aumento della cedolare secca) per l'istituzione di un codice identificativo nazionale per gli affitti brevi, che serve a tracciare chi affitta appartamenti
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- E per i residenti in Italia che possiedono immobili all'estero? Anche per loro salgono le tasse. Indipendentemente dall'uso cui sono destinati, l'imposta sul valore degli immobili all'estero (Ivie) sale dallo 0,76% all'1,06%. Dal 2016 l'Ivie non si applica agli immobili situati all'estero adibiti ad abitazione principale