Manovra, incontro governo-parti sociali. Palazzo Chigi: “Proficuo”. Cgil: “È andato male”
EconomiaL’esecutivo ha illustrato la bozza della Legge di bilancio che arriverà nel Consiglio dei ministri di lunedì prossimo. Una nota di Palazzo Chigi ha descritto il vertice come “uno scambio di vedute che si è svolto in un clima costruttivo”. “Avevamo chiesto l'apertura di un confronto, ci siamo trovati di fronte a una informativa lacunosa”, ha commentato invece la Cgil. Insoddisfatta anche la Uil. “Abbiamo apprezzato la disponibilità del governo”, ha detto la Cisl
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
“Uno scambio di vedute che si è svolto in un clima proficuo e costruttivo”. È così che una nota di Palazzo Chigi ha descritto l’incontro tra governo e parti sociali in cui l’esecutivo ha illustrato il disegno di Legge di bilancio, in vista del varo della Manovra nel Consiglio dei ministri di lunedì prossimo. Di tono opposto le dichiarazioni di alcuni sindacati. “È andata male: avevamo chiesto l'apertura di un confronto, ci siamo trovati di fronte a una informativa da parte del governo”, ha detto la Cgil. Insoddisfatta anche la Uil. “Abbiamo apprezzato la disponibilità del governo”, ha commentato invece la Cisl.
I due incontri
Il confronto tra governo e parti sociali si è svolto nella serata di venerdì 13 ottobre. È stato suddiviso in due incontri separati: un primo tavolo con i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Abi, Ania, Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copragri, Alleanza Cooperative Italiane, Confsal; poi un secondo incontro con i rappresentanti di Ance, Confimi Industria, Confapi, Confetra, Confedilizia, Confimprese Italia, Finco, Cisal, Usb, Cida, Ciu, Confedir, Confprofessioni, Confeservizi, Confintesa. Per l'esecutivo presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, la ministra del lavoro Marina Calderone e il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo.
vedi anche
Visco: "Su manovra prudenza, non serve azione Bce su rialzo spread"
La nota di Palazzo Chigi
Dopo la fine del primo tavolo di confronto, Palazzo Chigi ha diffuso una nota in cui parla di “uno scambio di vedute che si è svolto in un clima proficuo e costruttivo nel corso del quale l’esecutivo ha illustrato alle associazioni sindacali e datoriali i pilastri del disegno di legge di Bilancio per il 2024”. Il governo, si legge ancora, “ha sottolineato come, nel rispetto della sostenibilità della finanza pubblica, si stia lavorando a una manovra seria, responsabile e realista in continuità con il lavoro portato avanti dal governo fin dalla precedente legge di Bilancio”. In particolare, si legge ancora nella nota, “il governo ha posto priorità assoluta su redditi e pensioni più bassi per contrastare gli effetti negativi dell’inflazione, sulla riduzione delle tasse attraverso la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo e l’anticipo della riforma dell’Irpef prevista dalla Delega fiscale, misure per la famiglia con incentivi per la natalità e le donne lavoratrici, risorse significative per il comparto sanitario e i rinnovi dei contratti del pubblico impiego scaduti da tempo”.
vedi anche
Banche e multinazionali, le nuove tasse per finanziare la manovra
Le reazioni dei sindacati
Secondo quanto si apprende, il ministro Giorgetti durante l’incontro avrebbe parlato di circa 5 miliardi stanziati in Manovra per il rinnovo dei contratti della Pa. Il governo ha annunciato che “mette 5 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici: è un passo importante, ma non è esaustivo per rinnovare subito tutti i contratti”, ha detto il segretario confederale della Uil Domenico Proietti, uscendo da Palazzo Chigi. Nella Manovra, ha aggiunto, “ci sono 3 miliardi per la sanità, che non sono sufficienti: la sanità va salvaguardata perché riguarda la vita delle persone. Non c'è niente sulla previdenza, dicono che rinnoveranno quota 103 ma non viene fatta menzione della rivalutazione piena delle pensioni e temiamo ci possa essere ancora la tentazione del ricorso alle pensioni come bancomat. Anche su Opzione donna non c'è nulla”.
vedi anche
Pensioni, confermata Quota 103 ma rischio stretta su assegni più alti
Cgil: “È andata male”
Non è soddisfatta la Cgil. “È andata male, avevamo chiesto l'apertura di un confronto, ci siamo trovati di fronte a una informativa da parte del governo, peraltro lacunosa e generica. Si prospetta una manovra all'insegna del ritorno all'austerità, totalmente inadeguata ad affrontare le emergenze sociali del Paese”, ha detto il segretario confederale Christian Ferrari. Ha aggiunto: “Non ci sono risposte, nemmeno la posta di 5 miliardi sul rinnovo dei contratti pubblici è lontanamente avvicinabile a un obiettivo di tutela del potere d'acquisto. Non ci sono risposte sulla sanità, le poche risorse aggiuntive non invertono una curva di tagli. Sulle pensioni c'è la conferma della legge Fornero. È possibile un'altra manovra, le risorse ci sono, bisogna volerle andare a prendere". Citando un Pnrr “congelato”, poi, ha spiegato: “Non ci sono politiche industriali. La sostanza è che un'altra manovra è possibile e bisogna trovare le risorse dove ci sono", ad esempio "tassando gli extraprofitti di tutti i settori", invece questa manovra "si scaricherà" sulle fasce deboli "peggiorando le condizioni di chi sta peggio. Noi andremo avanti con la nostra mobilitazione".
vedi anche
Dalla legge di Bilancio ai rating: l’autunno caldo sui conti
Cisl: “Abbiamo apprezzato disponibilità del governo”
Alla fine dell’incontro ha parlato anche Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl. Sul metodo, ha detto, "abbiamo apprezzato la disponibilità del governo a presentare i primi orientamenti e contenuti della legge di bilancio e di acquisire nostre proposte e priorità prima che il provvedimento venga portato in consiglio dei ministri. Sul merito troviamo recepite molte proposte e priorità che in questi mesi abbiamo indicato come Cisl". Ha aggiunto che poi il sindacato esprimerà "un giudizio definitivo". E ancora: “È importante la proroga per tutto il 2024 del taglio del cuneo per i lavoratori dipendenti. Abbiamo avuto assicurazione che ci sarà anche il prossimo anno l'indicizzazione delle pensioni rispetto all'inflazione" nella versione attuale, su cui "noi abbiamo chiesto di fare uno sforzo aggiuntivo assicurando la piena perequazione a tutte le fasce di reddito pensionistico. È importante" anche "il primo segnale sulla riforma fiscale con l'accorpamento delle due aliquote basse al 23% per i redditi fino a 28mila euro".
vedi anche
Irpef, cosa cambia e chi guadagna dalle nuove aliquote
Spiragli sul Superbonus?
A margine dell'incontro a Palazzo Chigi sulla manovra ha parlato anche Federica Brancaccio, presidente dell'Ance. Sul superbonus "abbiamo avuto qualche spiraglio di apertura. Non ne conosciamo i contorni, ma sappiamo che il problema è all'attenzione del governo, che non è sottovalutato", ha detto. Ha precisato che l'apertura riguarderebbe "la proroga, per evitare che i lavori iniziati possano rimanere incompiuti. Ma - ha aggiunto - non abbiamo informazioni certe". "L'altra cosa che ci preoccupa, che impatterebbe in maniera drammatica, è la scadenza al 31 dicembre delle misure sul caro-materiali: il rischio è che dal primo gennaio i cantieri si fermino", ha concluso.