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Guerra in Israele, le Borse europee deboli in chiusura: balzano prezzo di petrolio e gas

Economia
©IPA/Fotogramma

Calo modesto degli indici in Europa e negli Usa a due giorni dall'attacco di Hamas a Israele. Londra si mantiene in parità, Milano cede lo 0,4%

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Le Borse europee chiudono in modesto calo, così come cegli Stati Uniti, a due giorni dall'attacco di Hamas a Israele. Londra si mantiene in parità, Milano cede lo 0,4%, Parigi lo 0,62%, Francoforte lo 0,7% e Madrid l'1%. Oltreoceano il Dow Jones lascia sul campo lo 0,26% e il Nasdaq lo 0,65%. Scivolone in chiusura per la borsa palestinese (-4,09%), in controtendenza invece Tel Aviv (+0,95%). Sul fronte valutario è sotto pressione lo shekel israeliano (-2,49% a 3,94 sul dollaro), sceso ai livelli del marzo del 2016.

I timori per la guerra in Israele sono però controbilanciati in qualche misura dalle affermazioni della presidente della Fed di Dallas Lorie Logan, convinta che "i rendimenti più alti dei 'treasury' (i titoli di stato, ndr) potrebbero significare che ci sarà meno bisogno di alzare i tassi di interesse".

Il prezzo di petrolio e gas

La situazione di forte tensione in Medioriente spinge verso l'alto le quotazioni del greggio: il Wti si attesta a 86,75 dollari al barile (+4,75%). Aumenta anche il prezzo del gas: + 14,97% a 43,95 euro al megawattora. In lieve rialzo l'oro (+0,07% a 1.851,32 dollari l'oncia), positivo l'acciaio (+0,19% a 3,649 dollari la tonnellata). Sprint dei petroliferi Bp (+3,3%), Shell (+3,1%), Eni (+2,19%) e TotalEnergies (+2,04%).

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