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Fisco, promesso il taglio delle tasse: nodo risorse

Economia

Simone Spina

La riforma voluta dal governo punta, gradualmente, a ridurre le imposte con l'obiettivo finale della flat tax. Verso una maggiore collaborazione coi contribuenti, con riduzione di sanzioni. Da definire molti aspetti, tra i quali i fondi necessari per realizzare quanto programmato

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L’ambiziosa riforma del Fisco promette di ridisegnare i rapporti tra gli italiani e l’Erario, puntando al taglio delle tasse e sulla collaborazione. La strada è lunga, perché saranno necessari una serie di provvedimenti per attuare la cornice che il governo ha tracciato. 

Taglio graduale all'Irpef

Tra i punti che più coinvolgono i contribuenti c’è l’Irpef, l’imposta pagata da lavoratori e pensionati. Nel disegno di legge si prevede una generica diminuzione di questa tassa, col traguardo di arrivare alla flat tax, cioè un’unica percentuale di prelievo per tutti i livelli di reddito. Un percorso graduale che, secondo quanto circolato finora, dovrebbe portare, in un primo momento, a un riordino degli scaglioni per agevolare soprattutto chi ha redditi medio-bassi.

Prelievo più leggero sulle tredicesime

Previsto anche un alleggerimento del prelievo sulle tredicesime, una parte degli straordinari e i premi di produzione che non superano una certa soglia, mentre è stata cancellata l’ipotesi della tassa piatta incrementale, cioè meno oneri sugli aumenti di stipendio dei dipendenti.

Risorse da quantificare

Servono però le risorse, un nodo che investe tutti i tagli in cantiere, non ancora – ha evidenziato la Ragioneria dello Stato - quantificabili. L’idea di attingere alla giungla degli sconti fiscali appare ancora vaga, considerando che molti bonus (dalle medicine ai mutui) non verrebbero toccati.

Fisco amico

La riforma, poi, punta a rivedere i rapporti tra lo Stato e chi ha pendenze col Fisco, nell’ottica di ridurre le ostilità ma con rassicurazioni sulla lotta all’evasione.  Ci saranno, così, più premi per i contribuenti virtuosi, meno verifiche per chi collabora con lo stop a una serie di sanzioni per le aziende - e sconti a chi ha un reddito di almeno un milione di euro e riporta la residenza in Italia. 

Si potranno pagare le tasse col bancomat

Tra le altre novità, la possibilità di pagare i tributi con addebito diretto sulla banca o con carta di credito. Infine, la Global Minimum  Tax, cioè il prelievo del 15 per cento sui redditi delle multinazionali, decisa a livello internazionale e da far entrare in vigore l’anno prossimo.