È stata presentata la quindicesima edizione del rapporto dedicato alle imprese distrettuali pubblicata da Intesa Sanpaolo. La ricerca illustra la velocità del recupero dei distretti dopo il crollo del 2020, descrivendo le azioni messe in campo per contrastare i rincari dell'energia e le priorità per consolidare la crescita nel 2024
L'analisi pubblicata dall'istituto di credito Intesa Sanpaolo si è focalizzata su più di 90 mila bilanci ed evidenzia il recupero post pandemico di oltre 22 mila imprese appartenenti a 159 distretti industriali. Nel 2022, la crescita dell'export dei distretti è proseguita toccando la cifra record di 153 miliardi di euro, 25 miliardi in più rispetto al 2019, mentre il fatturato, secondo le stime, ha registrato un incremento del 16,7% in termini mediani , mostrando una dinamica migliore rispetto al complesso manifatturiero che si è fermato a quota +15,2%.
In aggiunta, l'analisi dei flussi di importazione evidenzia il tentativo da parte delle aziende distrettuali di diversificare i paesi di approvvigionamento, ricercando a livello mondiale ogni alternativa possibile, anche in Asia.
Recupero sì, ma con differenze
A fronte di un rapido recupero, l'accresciuta complessità del contesto macroeconomico ha accentuato le distanze tra chi è più competitivo e chi è in difficoltà. Le differenze maggiori si osservano per le aziende più piccole: nel 2021 quelle più tecnologicamente avanzate hanno registrato margini pari al 14%, il resto delle micro imprese si è fermato all'8%.
Spinte per la crescita: innovazione e passaggio generazionale
Le imprese distrettuali, prosegue la ricerca, continuano a mostrare un forte impegno sul fronte dell'innovazione, dati i 75 brevetti ogni 100 aziende, contro i 51 delle aree non distrettuali, il che porta evidenti vantaggi sia in termini di redditività che produttività.
Da un'analisi su 423 imprese localizzate nel Triveneto, in Emilia Romagna e nelle Marche , in gran parte operanti in settori ad alta intensità distrettuale come meccanica, agro-alimentare e legno-arredo, tra le attività cosiddette 4.0 emerge la miglior dinamica dei margini , che si è rafforzata tra il 2019 e il 2021.
Un'altra area di miglioramento riguarda la governance . La capacità delle imprese di rinnovare e potenziare le proprie competenze passa, secondo Intesa Sanpaolo, dall'aprirsi con più facilità alla transizione tecnologica e green, che può essere facilitata attraverso il passaggio generazionale. Proprio su quest'ultimo fattore il report evidenzia come nel 2022, nei distretti si è registrato un invecchiamento degli amministratori, con il 12,6% delle imprese guidate solo da persone con almeno 65 anni, quasi +2% rispetto al 2019.
Al contempo, è scesa al 19,9% l'incidenza delle imprese distrettuali con almeno un under 40 nel board, contro il 23,4% del 2019. Un dato che dovrebbe far riflettere il comparto economico, dato che le imprese con almeno un under 40 nel consiglio d'amministrazione sono cresciute più in termini di fatturato negli ultimi 3 anni e risultate più innovative e attente agli aspetti ambientali.