Nasce ROAD, il polo di ricerca tecnologica sulle nuove filiere dell’energia a Roma
Si tratta di una rete di imprese formata da Eni, Acea, Autostrade per l’Italia, Bridgestone, Cisco, Gruppo FS e NextChem (MAIRE). Il progetto ha sede in un’area di circa 13 ettari nel quartiere di Ostiense. “La transizione energetica è una sfida condivisa, e quindi le risposte possono essere portate da tutti i soggetti interessati”, ha detto Mattia Voltaggio, program manager officer di ROAD
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Costruire un luogo di innovazione sostenibile a Roma, creando un ecosistema imprenditoriale aperto capace di attrarre soggetti pubblici e privati. È questo lo scopo per cui è nata ROAD - Rome Advanced District, una rete di imprese formata da Eni, Acea, Autostrade per l’Italia, Bridgestone, Cisco, Gruppo FS e NextChem (MAIRE). Il progetto ha sede nell’area del Gazometro di Roma Ostiense - circa 13 ettari di proprietà di Eni in fase di riqualifica - e punta a essere un distretto di innovazione tecnologica dedicato alle nuove filiere energetiche, tramite la creazione di un luogo aperto, accessibile e inclusivo che possa fungere da fucina di talenti e da centro di conoscenza e ricerca avanzata per sviluppare soluzioni per un futuro sostenibile. “ROAD è il progetto di trasformazione del gasometro di Ostiense in un grandissimo centro di sperimentazione di tecnologie per la transizione energetica”, ha spiegato Mattia Voltaggio, program manager officer di ROAD. “È un luogo dove si sperimenteranno queste soluzioni, le si testeranno e il confronto con il mercato determinerà il successo di molte di queste soluzioni”.
Gli obiettivi di ROAD - Rome Advanced District
Sono diversi gli obiettivi che ROAD si propone di realizzare, a partire dallo sviluppo e promozione di progetti di innovazione e ricerca scientifica, industriale e tecnologica. Inoltre la rete d’imprese si prefigge di creare collaborazioni di filiera tra i dipartimenti di ricerca e sviluppo di aziende, università, centri di ricerca, startup e piccole e media imprese innovative sulle tecnologie per la transizione energetica e digitale. Non secondaria, poi, la volontà di attrarre e formare talenti per lo sviluppo dei nuovi mestieri. Infine tra gli obiettivi di ROAD c’è anche quello di sviluppare una proposta di quartiere energetico del futuro a partire dall’analisi, in una prima fase, della filiera della mobilità sostenibile e delle smart cities. Il focus dell’attività della rete d’imprese spazia dalle tecnologie per la decarbonizzazione all’economia circolare, dall’efficienza energetica allo stoccaggio, dalla mobilità sostenibile alle smart cities, passando per la promozione della salute e della sicurezza. “La transizione energetica è una sfida condivisa, e quindi le risposte possono essere portate da tutti i soggetti interessati - ha detto ancora Voltaggio - Non solo grandi aziende, ma anche startup, piccole e medie imprese, università e centri di ricerca”.
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Dal metaverso alla mobilità sostenibile
Centrale per lo sviluppo del lavoro condiviso sarà lo sviluppo di un ambiente in metaverso, con l’obiettivo di creare una sorta di “gemello digitale” per poter sperimentare, disegnare e condividere le migliori soluzioni a supporto della comunità urbana. Inoltre tutte le realtà che hanno contribuito a fondare ROAD sono coinvolte - sulla base delle proprie competenze specifiche - nello sviluppo e accelerazione di alcune filiere industriali a partire da quella che si occupa del monitoraggio e del miglioramento della pavimentazione stradale. La ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali, le metodologie di raccolta e il riutilizzo degli stessi saranno al centro delle attività della rete d’imprese, così come lo studio e la sperimentazione di nuove soluzioni digitali che apriranno la strada ad una mobilità sempre più sostenibile. Infine, ROAD lavorerà per definire programmi di formazione per adeguare e arricchire le competenze all’interno delle aziende partner, per incentivare i processi interni di co-innovazione e per testare soluzioni di mobilità integrata. “Trasformare la ricerca in impresa significa far viaggiare un’idea e metterla alla prova del mercato. Per fare questo serve testare la soluzione, individuato il problema, e poi confrontarsi con un potenziale mercato che richiede quella soluzione”, ha spiegato Voltaggio. “Questo è quello che va fatto all’interno dei distretti di innovazione, quello che farà ROAD è accompagnare le idee e metterle alla prova del mercato per lanciare nuovi prodotti e nuove soluzioni tecnologiche”.
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Il ruolo del digitale nella transizione energetica
“Il digitale ha un ruolo importantissimo nella transizione energetica”, ha spiegato ancora Voltaggio. “Ha la capacità di ridurre i costi operativi, di mettere in collegamento tra loro gli oggetti e generare conoscenza attraverso l’intelligenza artificiale. Bisogna ricordare però che è solo un mezzo, non un fine. Questo sarà uno degli obiettivi di ROAD: fare dell’uomo e della sua capacità di prendere giuste decisioni il centro del distretto d’innovazione”.