Così il direttore del Debito pubblico del Ministero dell'Economia: "Lanceremo una linea di titoli, i primi dal 5 al 9 giugno, indirizzati ai piccoli risparmiatori"
Ha parlato ai microfoni di Sky TG24 Davide Iacovoni, il direttore del Debito pubblico del Ministero dell'Economia, trattando temi quali la situazione del debito in Italia e il funzionamento del nuovo titolo retail Btp Valore.
Titolo a 4 anni a cedole crescenti
“Il Btp Valore è una famiglia di titoli che noi lanceremo a breve, la prima delle quali è un titolo a 4 anni con un meccanismo di cedole crescenti, una cedola per i primi due anni e una seconda cedola per i due anni finali, da pagare semestralmente" ha spiegato Davide Iacovoni. "Nel futuro immaginiamo altri strumenti di questo tipo, sicuramente non saranno indicizzati all’inflazione, perché per quanto riguarda la copertura del rischio inflazione, proponiamo il Btp Italia. Il primo membro della famiglia partirà dal 5 al 9 giugno, l’altro ci sarà dopo la pausa estiva. Dipenderà anche dal mercato il suo lancio, è una politica che viene da lontano e che proseguirà nei prossimi anni”.
"Ottimismo per la valutazione di Moody's"
Ma a che tipo di investitore si rivolge questo tipo di collocamento? “Esclusivamente rivolto a investitori individuali o affini però non vi possono accedere gli investitori istituzionali, come fondi o banche. Nelle ultime emissioni che abbiamo fatto per queste categorie, abbiamo avuto un grande riscontro da piccoli investitori che vanno direttamente a prenotare il titolo in banca, all’ufficio postale, probabile che anche in questo caso avremmo un profilo di questo tipo, questo è il target di investitori che abbiamo in mente”. C’è nostalgia del periodo dei bot people? “Erano contesti diversi dal punto di vista della situazione macroeconomica, l’intermediazione era meno sviluppata, in questi anni l’industria finanziaria ha concepito tanti strumenti. Però è un fatto che all’inizio dell’entrata dell’Italia nell’euro la quota di debito pubblico era molto più alta di quella attuale. Quello che noi facciamo è andare a proporre degli strumenti e delle modalità di emissione che agevolino al massimo questo interesse da parte della platea”. Poi sul debito pubblico: “La quota più elevata è in mano alla banca centrale al 30%, i retail possono svolgere un ruolo importante, non sostitutivo interamente della presenza della BCE, ma comunque decisivo. Mi permetto di ricordare che l’uscita della BCE sarà graduale, nelle prossime settimane inizieranno a non rinnovare uno o due programmi di acquisti, mentre per l’altro programma bisognerà attendere. La valutazione di Moody’s? C'è moderato ottimismo, il calo del debito di questi anni e l’andamento di una crescita soddisfacente fa sperare nel meglio” ha concluso Iacovoni.