Stop alla vendita in Ue delle caldaie a gas dal 1° gennaio 2029. E' l'indicazione contenuta nella bozza di revisione del regolamento "Ecodesign", che sarà discussa giovedì 27 aprile durante un consultation forum della Commissione europea
Stop alla vendita delle caldaie a gas nell'Unione europea dal 1° gennaio 2029. Questa l'ipotesi contenuta nella bozza di revisione del regolamento Ecodesign
La bozza sarà discussa giovedì 27 aprile durante un consultation forum della Commissione europea
Secondo il Sole 24 ore, il testo definitivo del regolamento potrebbe essere pronto entro quest’anno e venire pubblicato nel 2024
L’esecutivo Ue aveva già reso noto di voler arrivare al progressivo abbandono delle caldaie a gas attraverso l’introduzione di "limiti di progettazione ecocompatibile più rigorosi per i sistemi di riscaldamento"
Il 2029 quindi è stata fissata come "data finale per l’immissione sul mercato di caldaie a combustibili fossili autonome". L'indicazione era già stata inserita nella comunicazione sul risparmio energetico del pacchetto RePower Eu
L'azione sarà rafforzata "in parallelo" dal declassamento delle caldaie a combustibile fossile nelle etichette sulla performance energetica. Allo stesso tempo si punterà sull'obiettivo di raddoppiare la diffusione delle pompe di calore
Intanto a Berlino è arrivato il via libera alle caldaie a idrogeno. Dal 1° gennaio 2024 ogni impianto di riscaldamento di nuova installazione in Germania dovrà essere alimentato con almeno il 65% di energie rinnovabili. Tra le tecnologie ammesse c'è l’idrogeno
La bozza di disegno di legge di Berlino stabilisce che i sistemi di riscaldamento a idrogeno (“H2-ready”) possano essere installati se esiste un piano vincolante di investimento e trasformazione per le reti a idrogeno
Dovranno funzionare con almeno il 50% di biometano entro il 2030 e con almeno il 65% di idrogeno dal 2035. Sistemi di riscaldamento ibridi, come il riscaldamento a gas con una pompa di calore, e il riscaldamento con almeno il 65% di idrogeno saranno consentiti non solo negli edifici esistenti ma anche in quelli nuovi