La decisione, scrive il quotidiano americano, potrebbe scattare già questa settimana e dovrebbe concentrarsi nel settore dei device, nella divisione retail e nelle risorse umane
Amazon sta valutando il taglio di circa 10.000 posti di lavoro. Lo riferisce il New York Times secondo cui i licenziamenti potrebbero scattare già questa settimana. I tagli, riferisce il quotidiano citando fonti vicine al dossier, si concentreranno nel settore dei devices, tra cui l'assistente vocale Alexa, oltre che nella divisione retail e nelle risorse umane. L'azienda non ha voluto commentare l'indiscrezione.Il numero totale dei licenziamenti, scrive il New york times, "rimane fluido". Ma se dovesse rimanere intorno ai 10.000, rappresenterebbe circa il 3% dei dipendenti 'coporate' di Amazon, un po' meno dell'1% della sua forza lavoro globale di oltre 1,5 milioni di persone, calcolando anche i lavoratori a ore.
I tagli degli ultimi mesi
Negli ultimi mesi, Amazon ha già chiuso o ridotto una serie di iniziative, tra cui Amazon Care, il suo servizio di assistenza sanitaria primaria e urgente che non è riuscito a raccogliere un numero sufficiente di clienti. Fine corsa anche per Scout, il robot per le consegne a domicilio in formato frigorifero, che impiegava 400 persone, e per Fabric.com, che ha venduto articoli per il cucito per tre decenni. Da aprile a settembre, l'azienda ha ridotto il numero di dipendenti di quasi 80.000 unità, intervendo principalmente sul personale a ore. A settembre Amazon ha bloccato le assunzioni in diversi team minori. A ottobre ha rinunciato a coprire più di 10.000 posizioni aperte nella sua attività principale di vendita al dettaglio. Due settimane fa, infine, ha congelato le assunzioni in tutto il gruppo, compresa la divisione cloud computing, per i prossimi mesi.
La crisi delle aziende tech
Il colosso dell'e-commerce è l'ultimo di una serie di aziende big-tech che stanno pianifcando tagli del personale per affrontare un momento difficoltà. Meta, la società che possiede Facebook e Instagram, nei giorni scorsi ha annunciato il licenziamento di 11mila dipendenti, in quello che è il taglio della forza lavoro maggiore nei suoi 18 anni di storia. Anche Twitter ha tagliato drasticamente il personale con l'arrivo di Elon Musk.