Per arginare gli effetti dell’inflazione il governo prevede una serie di sconti e sostegni. Tra questi, i 200 euro una tantum per lavoratori e pensionati, la proroga del taglio delle imposte sui carburanti e i contributi per chi è più in difficoltà con le bollette di luce e gas
Una cascata di bonus contro il caro-vita per milioni di famiglie. La strategia del governo contro i rincari, dovuti agli straordinari aumenti dei costi dell’energia aggravati dalla guerra in Ucraina, si basa su quelle che Mario Draghi chiama “misure eccezionali”, perché la cavalcata dell'inflazione è comunque ritenuta temporanea.
200 euro a lavoratori e pensionati
In questo senso la scelta col Decreto Aiuti di dare 200 euro ai lavoratori, dipendenti e autonomi, e pensionati. Sono destinati a chi ha un reddito lordo annuo fino a 35mila euro, quindi per stipendi mensili che al massimo arrivano a 1800-1900 euro. Entro luglio dovrebbe finire in tasca ai pensionati, prima – si prevede – nella busta paga dei dipendenti e, nel complesso, coinvolgerebbe 28 milioni di italiani e costerà 6-6,5 miliardi alle casse statali. Denari per difendere il potere d’acquisto in via temporanea: il governo infatti non ha voluto adottare il taglio delle tasse sul lavoro, ipotesi che comunque resta sul tavolo.
Sconto sui carburanti
Intanto, è in vigore la proroga, fino all’8 luglio, dello sconto al distributore: poco più di 30 centesimi al litro per benzina e diesel, che adesso viene esteso in misura analoga al metano per auto, il tutto grazie alla sforbiciata sulle imposte che gravano sui carburanti (accise e Iva). Palazzo Chigi ha promesso che vigilerà per evitare che l’agevolazione, che quest’anno costerà oltre 2 miliardi, venga vanificata da speculazioni.
Bonus bollette fino a settembre
Tra le novità, contributi per il trasporto pubblico e gli affitti per le fasce più deboli. Per le bollette confermati gli sconti sui balzelli, che riguardano anche le imprese, decisi mesi addietro e allungato fino a settembre il bonus sociale per chi è in difficoltà. Quest’ultimo spetta a 5,2 milioni di famiglie – la platea non è stata ampliata - con una dichiarazione Isee (comprensiva quindi di risparmi e case) fino a 12 mila euro. Se ne ha diritto anche dopo che è arrivato o si è pagato il conto di luce o gas, con un rimborso o una compensazione nella bolletta successiva.