Il governo ha deciso un nuovo pacchetto di misure per contrastare gli effetti dei rialzi dei prezzi dell’energia, acuiti dalla guerra in Ucraina. Tra gli interventi, l'una tantum da 200 euro per lavoratori e pensionati, l'estensione del bonus per le bollette, sostegni alle aziende e accelerazione nella strategia per ridurre la dipendenza dal gas russo. Una parte dei denari necessari si otterranno aumentando il prelievo sugli extraprofitti delle società energetiche
E’ più corposo del previsto il pacchetto di aiuti per famiglie e imprese deciso dal governo per contrastare gli effetti dei rialzi dei costi dell’energia, aggravati dalla guerra in Ucraina. Quattordici miliardi, oltre il doppio di quanto circolato nei giorni scorsi, senza ricorrere a nuovo deficit, cioè non chiedendo nuovi prestiti sui mercati, ma utilizzando i soldi in cassa e aumentando il prelievo sulle imprese del settore energetico che hanno avuto profitti straordinari coi rialzi dei prezzi delle materie prime.
I bonus per contrastare l'inflazione
Tra le principali misure, c’è quella che interessa 28 milioni di italiani: l’una tantum da 200 euro per lavoratori e pensionati con reddito fino a 35mila euro per arginare il caro vita. Sempre contro i rincari, decisa la proroga fino a luglio del taglio delle tasse su benzina e diesel (poco più di 30 centesimi), al quale si aggiunge uno sconto analogo al distributore per il metano. Per le bollette di luce e gas, rinnovate le agevolazioni per calmierare i prezzi ed esteso fino a settembre il bonus sociale che riguarda oltre 5 milioni di famiglie. Ci saranno poi sconti per il trasporto pubblico per le fasce più deboli.
I sostegni alle imprese
Più semplice per piccole e medie aziende accedere al credito; per quelle più grandi, e che consumano molta energia, rafforzati gli sconti sulle tasse. Tre miliardi serviranno per contenere l’aumento dei costi dei materiali nelle costruzioni, dando così una spinta ai cantieri, compresi quelli finanziati col Recovery Fund. Novità per il Superbonus al 110 per cento per le villette: il termine di fine giugno per completare il 30 per cento dei lavori di ristrutturazione sarà prorogato sino alla fine di settembre.
Emanciparsi dal gas russo
Palazzo Chigi, poi, preme l’acceleratore sulla strategia per ridurre la dipendenza dal gas russo, pianificando rigassificatori galleggianti, in vista di un maggior import di metano liquido, procedure più rapide per nuovi impianti a energia solare ed eolica e l’incremento della produzione di elettricità nelle centrali a carbone.