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Caro-energia, allo studio un taglio ai prezzi dei carburanti

Economia

Simone Spina

Uno sconto al distributore sul prezzo di benzina e diesel. E' quanto potrebbe decidere in settimana il governo, che pensa anche a nuove misure per calmierare l'impatto delle bollette di luce e gas su famiglie e imprese. Le risorse per queste misure arriverebbero dalle tasse che già pesano sui carburanti e da un prelievo sulle società energetiche

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Potrebbe valere 15 centesimi al litro il taglio su benzina e diesel in arrivo. Uno sconto per frenare la cavalcata dei carburanti al distributore, sulla scia di quanto annunciato da altri paesi europei come la Francia, dove dal primo aprile, e per quattro mesi, i prezzi alla pompa saranno abbassati proprio di questa cifra.

Le risorse per lo sconto

Per finanziare l’intervento il nostro governo potrebbe utilizzare una parte delle risorse ricavate con le tasse su verde e gasolio, che – tra accise e Iva – pesano per circa la metà di quanto spendiamo per riempire il serbatoio. Si stima che con i rincari al distributore, dovuti anche alla guerra in Ucraina, il Fisco incasserà nel solo mese di marzo 200 milioni di extragettito (cioè soldi inaspettati), che crescerebbero fino a due miliardi se consideriamo l'intero anno.

Nuovi aiuti per raffreddare le bollette

Quello dei denari a disposizione è un fattore chiave, perché per salvaguardare il bilancio, Palazzo Chigi non ha intenzione di ricorrere a nuovo deficit, ma - allo stesso tempo - vorrebbe contenere anche gli aumenti delle bollette di luce e gas a famiglie e imprese. Sul tavolo, la proroga del pagamento a rate (da gennaio ad aprile si può saldare metà della fattura e diluire il resto in dieci tranche) e l’allargamento del bonus per i più disagiati. I soldi per raffreddare le bollette potrebbero arrivare dalle società energetiche, con un’estensione del prelievo sui guadagni che le compagnie hanno realizzato con gli straordinari aumenti delle materie prime. In pratica un meccanismo simile a quello già approvato per le rinnovabili.

In attesa di Bruxelles

L'intero quadro potrebbe arricchirsi di misure per le imprese colpite dal caro-energia (più tempo per esempio per pagare i mutui) ma su questo versante, e in generale su quello energetico, si attende una decisione a livello europeo. Dove si discute di aiuti sul modello Covid e di un tetto comunitario ai prezzi delle importazioni di gas.