Il fondo americano Blackstone ha deciso di rivolgersi alla Suprema Corte di New York per l'opportunità persa in merito alla vendita della storica sede del Corriere della Sera. La mossa arriva dopo che nelle settimane scorse un collegio arbitrale a Milano ha dato ragione al gruppo statunitense
Il fondo americano Blackstone chiede 600 milioni di dollari di danni a Urbano Cairo per l'opportunità persa in relazione alla vendita dell'immobile di via Solferino, sede del Corriere della Sera. Il fondo ha deciso di rivolgersi alla Suprema Corte di New York e, dopo aver chiesto l'unificazione delle due cause intentate, chiede - secondo quanto si legge nei documenti depositati dai legali - che il tribunale "emetta un giudizio a loro favore sulle loro richieste per tutti i danni che hanno subito a causa della condotta scorretta” di Rcs.
La richiesta di 600 milioni di dollari
La richiesta danni, arrivata oggi anche a Rcs, è di 300 milioni di dollari per la mancata rivendita dell'immobile e di altri 300 milioni per i danni alla società. La mossa arriva dopo che nelle settimane scorse un collegio arbitrale a Milano ha dato ragione al fondo statunitense sulla vicenda, nata dopo che Blackstone ha acquistato nel 2013 il complesso immobiliare nel capoluogo lombardo per 120 milioni e dopo che l'opposizione di Cairo ha fatto sfumare una successiva cessione ad Allianz per 250 milioni.
Per Rcs unica corte competente è quella di Milano
Nessuna replica per ora da via Solferino ma in ambienti vicini al gruppo editoriale si ricorda che l'arbitrato di Milano ha stabilito che Rcs "non abbia agito in modo temerario" e che, secondo le stesse fonti, il gruppo ritiene che l'unica corte competente sia quella di Milano.