Bitcoin, la testimonianza di un miner di criptovalute di Milano

Economia

L'infrastruttura di Bitcoin è gestita da migliaia di miner, "minatori", che attraverso i propri data-center controllano le transazioni. E vengono remunerati in nuovi Bitcoin. La testimonianza di uno di loro a Sky TG24 Business

Le criptovalute non sono basate su un sistema centrale di controllo, non esiste nessuna banca centrale del Bitcoin, ma si fondano sulla rete della blockchain. Si tratta sostanzialmente di un registro decentralizzato che raccoglie ogni transazione. E quando ci si scambia un Bitcoin la transazione deve essere validata e organizzata nella catena crittografata: a questo servono i cosiddetti “miner”, i minatori, che offrono la potenza di calcolo necessaria in cambio di pagamenti in nuovi Bitcoin appena "coniati". Per farlo i computer che mettono a disposizione sono impiegati a risolvere complessi problemi matematici, necessari a rendere sicura la transazione, e chi mette a disposizione più potenza di calcolo vince e si porta a casa i nuovi Bitcoin. È una vera e propria competizione, che consuma però enormi quantità di energia elettrica, perché le transazioni giornaliere sono nell’ordine delle centinaia di migliaia.

 

A Sky TG24 Business è stato ospite Elio Viola, avvocato e co-fondatore di Criptomining srl, azienda basata a Milano. Guarda nel video la sua testimonianza.

 

Clicca invece qui se vuoi rivedere la puntata integrale, in cui è stato ospite anche Gianclaudio Torlizzi, fondatore di T-Commodity.

 

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