Visco a Sky TG24: "Segnali evidenti di ripresa, sarà concreta in seconda parte dell'anno"

Economia

Il governatore di Bankitalia: "Indicatori e intenzioni da parte delle imprese sono in forte recupero, mentre la spesa delle famiglie è ancora cauta". E sullo stop al blocco dei licenziamenti: "Sarà una fase di transizione. Bisognerà aiutare coloro che temporaneamente perderanno il lavoro a trovarne un altro, magari migliore. Non possiamo vivere sempre con sussidi, aiuti e incentivi. Sono serviti durante questa tragedia che abbiamo vissuto ma non può essere il normale modo di vivere"

"Ci sono i segnali di questa ripresa, molto evidenti, sia indicatori concreti di attività produttiva, sia le intenzioni di investimento da parte delle imprese che sono in forte recupero, mentre la spesa delle famiglie è ancora cauta. Ma il punto fondamentale è che, se si riduce l'incertezza, prosegue la campagna vaccinale lungo questa tendenza molto favorevole e si mantiene la dose di prudenza necessaria, la ripresa diventa concreta nella seconda parte dell'anno". Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco a E-Venti su SkyTg24, precisando che "resteranno i settori più in difficoltà, il turismo, la ristorazione, ma l'impressione che abbiamo è che siamo avviati verso un trend di ripresa favorito dalle misure governative messe in atto e dalle misure europee". Visco oggi ha presentato le Considerazioni finali in occasione della pubblicazione della Relazione annuale sul 2020 e ha stimato che "nella media dell'anno l'espansione del Pil potrebbe superare il 4 per cento". Proiezione simile a quella dell'Ocse che prevede un Pil dell'Italia in crescita del 4,5% nel 2021. "Queste stime dell'Ocse - ha spiegato Visco - sono nella stessa area nelle quali si muovono le nostre. Tra qualche giorno usciremo con il quadro completo delle nostre previsioni: è quello l'ordine di grandezza".

"Si perderanno posti di lavoro, migliorare ammortizzatori sociali"

Visco prova a prevedere anche cosa accadrà con lo stop al blocco dei licenziamenti: "Nella transizione che abbiamo davanti, che è non solo spinta dalla pandemia ma anche necessità investire in metodi diversi, ci saranno molti settori che si dovranno ridimensionare e altri che si creeranno e nel passaggio ci saranno posti di lavoro che si perderanno. Questo non vuol dire che queste persone devono essere lasciate a se stesse, ma c'è bisogno sostegno, e protezione sociale, e quindi ammortizzatori che funzionino meglio come hanno funzionato, nonostante miglioramenti ultimi anni".

ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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"Sussidi ok durante pandemia, ma non sempre"

Il governatore di Bankitalia delinea anche la svolta che probabilmente vivranno le politiche economiche dopo i mesi di assistenzialismo durante l'emergenza Covid: "Non possiamo vivere sempre con sussidi, aiuti e incentivi. Sono serviti durante questa tragedia che abbiamo vissuto ma non può essere il normale modo di vivere. Bisogna aiutare coloro che temporaneamente perderanno il lavoro a trovarne un altro, magari migliore".

Bandiera Italiana e Unione Europea issate dal Palazzo Chigi, Roma 15 Novembre 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI

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"Molta Bankitalia al governo? Non è una novità"

Sul fatto che in questo questo governo ci sia molta Banca d'Italia, Visco ha ricordato situazioni simili in passato: "Non è una novità: abbiamo avuto Ministri dell'economia che provenivano dalla Banca d'Italia nel recente passato con Fabrizio Saccomanni e Tommaso Padoa Schioppa, nel passato un pochino più lontano con Lamberto Dini e Carlo Ciampi, abbiamo avuto altri ministri. Non sono novità queste". 

"Bankitalia consulenza tecnica governo, ma siamo indipendenti"

"Quello che vorrei sottolineare - ha aggiunto Visco - è che la Banca d'Italia con tutti i governi e con il Parlamento copre un ruolo di consulenza tecnica: è chiaro che ci sono delle difficoltà tecniche forse c'è più esperienza e competenza accumulata nel nostro istituto e ci si può attingere. Anche prima di questo governo noi abbiamo fatto un grandissimo numero di interventi e memorie per il Parlamento, è un attività normale. Ma in questo siamo indipendenti e lo siamo anche nelle decisioni di politica monetaria, ed è un'indipendenza di giudizio soprattutto e questa la manterremo".

Una combo dei Ministri del nuovo Governo Draghi: (prima fila S-D) Andrea Orlando, Cristina Messa, Daniele Franco, Dario Franceschini, Elena Bonetti, Enrico Giovannini, (seconda fila S-D) Erika Stefani, Fabiana Dadone, Federico D'Incà, Giancarlo Giorgetti, Lorenzo Guerini, Luciana Lamorgese,
(terza fila S-D) Luigi Di Maio, Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini, Marta Cartabia, Massimo Garavaglia, Patrizio Bianchi, (quarta fila S-D) Renato Brunetta, Roberto Cingolani, Roberto Speranza, Stefano Patuanelli, Vittorio Colao e Roberto Garofoli, Roma, 12 febbraio 2021.   ANSA

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