Per avere i soldi dell'Europa il governo deve impegnarsi a portare a compimento alcune riforme che Bruxelles ci chiede da tempo, come quella della giustizia o quella della pubblica amministrazione. Ed è forse la sfida più complessa dell'intero Recovery Plan
Le riforme contenute nel Recovery plan italiano puntano a intervenire su quelle che sono delle vere e proprie zavorre che frenano la nostra economia. Uno dei primi provvedimenti riguarderà la semplificazione burocratica, con un primo decreto in arrivo già a maggio. L'obiettivo è di fare in modo che i progetti del recovery plan possano procedere in fretta senza intoppi e pastoie burocratiche, snellendo la concessione di permessi e autorizzazioni, e intervenendo sul codice degli appalti per velocizzare gli investimenti.
Giustizia, legge delega a settembre
Altra riforma particolarmente attesa è quella della giustizia, con una legge delega, attesa entro settembre, che intervenga sui tempi dei processi civili e penali (in particolare sui primi siamo fanalino di coda in europa). Si prevede l'assunzione a tempo determinato di personale amministrativo e magistrati. Resta da capire cosa sarà di uno dei nodi che più dividono i partiti che sostengono il governo, cioè la riforma della prescrizione.
P.A.: assunzioni e digitalizzazione
Sul tavolo anche l'intervento sulla pubblica amministrazione. Spetterà al ministro Brunetta rendere operativi entro l'anno gli assi portanti della riforma: velocizzazione di concorsi e assunzioni per favorire il ricambio generazionale, semplificazione delle procedure, aggiornamento delle competenze e digitalizzazione.
Il piano promette poi l'arrivo entro il 15 luglio della legge annuale sul mercato e sulla concorrenza.
Fisco e ammortizzatori, riforme di "accompagnamento"
Infine, ultime ma non meno importanti, due riforme definite di accompagnamento al piano.
Per quella del fisco il disegno di legge delega dovrebbe arrivare, e vista la gravosità del compito il condizionale è d'obbligo, entro il 31 luglio. In cantiere la revisione dell'Irpef e un cambio di passo sulla lotta all'evasione.
Per il mercato del lavoro si prevede l'urgente riforma degli ammortizzatori che allarghi la platea delle aziende e dei lavoratori che possono usare la cassa integrazione e l'introduzione del salario minimo legale