Ralf Brandstätter, ceo del brand Volkswagen, ha illustrato il piano strategico, chiamato Accelerate, del marchio tedesco fino al 2030. Nello stesso momento, da Barcellona, il ceo del gruppo automobilistico, Herbert Diess era nello stabilimento di Martorell per l'anniversario di Seat. Le due società produttrici di auto faranno parte di un consorzio iberico che costruirà la prima fabbrica di batterie
A Barcellona si sono celebrati i 70 anni della casa automobilistica iberica Seat. Ad accogliere il re Filipe VI nello stabilimento di Martorell c'era il ceo del gruppo Volkswagen Herbert Diess. Il regnante spagnolo ha espresso gratitudine per "aver reso possibile la creazione dell'industrua automobilistica nel nostro Paese, orgoglio dell'intera nazione". Con l'annuncio di un investimento da 5 miliardi entro il 2025, Volkswagen e Seat faranno parte di un consorzio iberico, pubblico e privato, che costruirà la prima fabbrica di batterie, in collaborazione con la società Iberdrola. Le due società automobilistiche guardano al futuro verso un piano strategico rivolto all'elettrico. Nello stesso momento delle celebrazioni in Spagna, Ralf Brandstätter, ceo del brand Volkswagen, a Wolfsburg, ha illustrato il piano strategico "Accelerate" del marchio tedesco fino al 2030.
Un nuovo modello di auto elettrica all'anno
La Seat è una casa automobilistica fondata in Spagna che, dal 1985, fa parte del gruppo Volkswagen ed è presente in 77 Paesi nel mondo ed è tra i maggiori produttori di auto. Volkswagen, dopo una battuta d'arresto a cauda del Dieselgate cinque anni fa, con l'insieme dei suoi marchi nel 2020 ha venduto - come scrive il Corriere - 9,3 milioni di macchine di cui 5,7 milioni siglate Volkswagen. Sono state consegnate 109 mila vetture elettriche, grazie ai modelli e-Golf e alla nuova ID.3, che hanno permesso al brand di essere in testa nel segmento a zero emissioni, davanti a Renault (102 mila) e a Tesla (97.800). Cosa ci può essere nel futuro di Seat e Volkswagen? Dal piano illustrato da Brandstätter c'è l'intenzione di aumentare "al 70%, in Europa, entro il 2030, la nostra quota di auto totalmente elettriche, in Cina e Stati Uniti prevediamo il 50%". L'obiettivo sarebbe quindi di lanciare almeno un nuovo modello 100% elettrico all’anno e dal prezzo non eccessivo. "Una vettura dal costo non superiore a 20 mila euro, prima del 2025, due anni in anticipo a quanto stabilito in precedenza", spiegano dalla casa automobilistica tedesca.
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La svolta ecologica e digitale dl colosso automobilistico
Negli ultimi anni Volkswagen ha puntato alla costruzione della piattaforma modulare Meb collegata alla trasformazione della catena produttiva e alla ridefinizione di alcune fabbriche con conseguente formazione di una nuova generazione di lavoratori. Il marchio ha poi sviluppato, al suo interno, il proprio ecosistema digitale, con la gamma ID. Dall'estate il progetto ID.Digital fornirà aggiornamenti da remoto, "over-the-air (Ota)", ovvero, ogni 12 settimane le vetture potranno disporre del software più recente lungo il ciclo di vita, migliorando così, costantemente, le nuove funzioni. La Meb continua a perseguire miglioramenti in accelerazione, velocità di ricarica e autonomia e sarà la base di partenza per un’altra piattaforma totalmente elettrica, la Scalable Systems Platform, ad alte prestazioni, che verrà utilizzata per la prima volta sull’ammiraglia Volkswagen Trinity. La Volkswagen si prepara a immettere sui mercati almeno 300 mila vetture elettriche, ogni anno, a partire dal 2026.