Nel terzo trimestre dell'anno le consegne mondiali di pc sono aumentate del 12,7% su base annua, raggiungendo 79,2 milioni di unità. Si tratta dell'incremento più alto da 10 anni
L'epidemia di coronavirus continua a dare forza al mercato dei personal computer. Dopo un secondo trimestre positivo, nel terzo trimestre le consegne mondiali hanno messo a segno l'incremento più alto degli ultimi dieci anni. Da luglio a settembre infatti le consegne di personal computer sono aumentate del 12,7% su base annua, raggiungendo in totale 79,2 milioni di unità. A trainare sono i portatili, che nel trimestre hanno fatto registrare 64 milioni di unità consegnate. Stando agli analisti di Canalys, queste cifre non si vedevano dal quarto trimestre del 2011 quando vennero raggiunti i 64,6 milioni di pc venduti.
Il traino dello smartworking
E molto lo si deve al fatto che la maggior parte delle persone è chiamata a lavorare da casa. "La domanda di notebook continua a crescere a causa della seconda ondata di Covid-19 in molti Paesi, con le società che continuano a investire nella transizione verso lo smartworking", hanno spiegato i ricercatori.
Uno dei pochi settori in crescita
Tra le aziende che ne hanno beneficiato maggiormente a livello mondiale c’è in testa Lenovo con 19,2 milioni di computer consegnati (+11,4%). Al secondo posto segue Hp con 18,6 milioni (+11,9%) e al terzo c’è Dell con poco meno di 12 milioni (-0,5%). Fuori dal podio Apple con 6,3 milioni di Mac consegnati (+13,2%) e Acer on 5,6 milioni di unità (+15%). In Italia la filiera dell'informatica, compresa la riparazione di computer per casa e uso personale, nei mesi del lockdown, ha generato un incremento dell'8,2% degli addetti ai lavori.