Ambiente e comunità oltre il profitto, cresce in Italia il movimento delle aziende B Corp

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Sono 101 nel nostro Paese le imprese che hanno ottenuto una certificazione grazie al loro modello basato non solo sugli utili, ma anche sul progresso sociale e sul benessere della collettività. La comunità italiana è la più importante e dinamica in tutta Europa

Andare oltre il profitto e operare perseguendo anche il bene dei dipendenti, delle comunità in cui si agisce, dell’ambiente e di tutti gli stakeholder. È la filosofia incarnata dal movimento delle B Corp, aziende che hanno ottenuto una certificazione proprio per la loro capacità di far business, ma allo stesso tempo di promuovere modelli d’impresa basati sul progresso sociale ed economico. Il nostro Paese, nel 2016, è stato tra i primissimi al mondo a introdurre nel proprio ordinamento le cosiddette società benefit, che hanno nel loro oggetto sociale oltre alla creazione di utili anche la generazione di benessere per la comunità e l’ambiente. “Dopo 4 anni - si legge su The B Book, il libro delle B Corp italiane - la comunità italiana è cresciuta fino a diventare la più importante e dinamica in tutta Europa”. Sono oltre 500 le aziende del Belpaese che hanno adottato questa nuova forma di impresa. C’è poi la cerchia ristretta delle B Corp, società benefit che rispettano parametri ancor più rigidi. In Italia sono 101, con oltre 4,2 miliardi di euro di fatturato complessivo e più di 7.500 dipendenti coinvolti.

Anche le aziende italiane di Danone tra le B Corp

Tra le aziende che nel 2020 sono entrate a far parte del mondo B Corp c’è anche Danone Company, che ha ricevuto la certificazione per le sue aziende in Italia: Danone, Mellin e Nutricia. “La società attuale è scossa da cambiamenti economici, sociali e ambientali che ci invitano a ripensare il modo di vivere e di fare impresa – afferma Fabrizio Gavelli, CEO di Danone Specialized Nutrition South Europe e AD di Mellin S.p.A e Nutricia Italia S.p.A. –. Il primo passo verso questo cambiamento spetta alle aziende, proprio perché il loro operato può avere un impatto importante sulla vita delle persone e sull’ambiente. Auspichiamo che in Italia altre realtà come la nostra possano abbracciare il movimento B Corp e dare una svolta significativa verso un modello economico-sociale rigenerativo, più inclusivo, sostenibile e solidale”.

Da società benefit a B Corp

Danone, Mellin e Nutricia all’inizio del 2020 sono dapprima diventate società benefit e, attraverso il nuovo statuto, hanno adottato un nuovo modo di concepire la governance aziendale. Successivamente sono state certificate anche come B Corp. “Attraverso la certificazione B Corp vogliamo intraprendere una nuova strada; una terza via che guarda con attenzione alle tematiche sociali, ambientali e culturali salvaguardando la solidità degli obiettivi di redditività – afferma Alberto Salvia, AD di Danone S.p.A. – .Vogliamo abbracciare questo modello non solo perché pone al centro della propria attività gli interessi di tutti gli stakeholders, ma anche perché crea un valore aggiunto costante, sano e duraturo”.

L’impegno per l’ambiente e l’alimentazione sana

Danone prosegue così sulla strada di “One Planet. One Health”, la visione che vede fortemente interdipendenti la salute del pianeta e quella delle persone e che mira all’adozione di pratiche di consumo più sane e sostenibili. La multinazionale è impegnata per la riduzione degli sprechi alimentari, il recupero ed il riciclo degli imballi, investe in energie rinnovabili, sostiene la mobilità verde dei dipendenti, dona alberi alle città italiane. Forte della sua mission - portare la salute attraverso l’alimentazione al maggior numero possibile di persone - Danone, con le sue aziende, dialoga costantemente con istituzioni, comunità scientifica, pazienti e famiglie e collabora con organizzazioni impegnate nella lotta alla povertà attraverso iniziative mirate alla promozione di uno stile di vita attivo e sano.

La tendenza globale delle aziende B Corp

Quello di Danone e delle altre aziende B Corp italiane è un modello che ha già fatto tendenza a livello globale. Sono 12.000 nel mondo le società benefit e 3.485 le B Corp certificate. E probabilmente si tratta di un movimento destinato a crescere ulteriormente. Ad agosto 2019 Business Roundtable, associazione che riunisce gli amministratori delegati di multinazionali statunitensi, tra le quali Amazon, JPMorgan, Johnson & Johnson, si è dotata di una nuova Dichiarazione sullo scopo di una società, firmata da 181 Ceo. Un documento che ha mandato in soffitta il classico capitalismo basato sull'utile a tutti i costi e ha stabilito, tra gli altri principi, che le aziende devono "proteggere l'ambiente" e trattare i dipendenti con “dignità e rispetto" nel perseguire profitti di lungo termine agli azionisti.

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