Produzione industriale, fiducia delle imprese, ore lavorate. I nuovi dati sull'andamento dell'economia italiana mostrano segnali di ripresa, ormai avanzata. Ma ci vorrà ancora molto tempo per tornare ai livelli pre-Covid.
La produzione industriale
Risale la produzione industriale in Italia, dopo il tonfo del lockdown. A giugno, secondo l'Istat, cresce infatti dell'8,2 per cento su maggio. La ripresa mensile quindi rallenta, dopo il rimbalzo superiore al 40 per cento di maggio. Ma è anche un effetto della progressiva normalizzazione dei trend dell’economia italiana, dopo i mesi terribili del lockdown. Rispetto però a giugno dell'anno scorso la ripresa è ancora lontana: siamo ancora quasi 14 punti percentuali sotto il dato del 2019. A soffrire di più dall'inizio dell'anno sono stati i beni durevoli, come automobili ed elettrodomestici, mentre è andata meglio per l'energia, visti i consumi gonfiati dall’obbligo di restare in casa.
Fiducia delle imprese
Sempre l'Istat certifica che a luglio è migliorato anche il clima di fiducia dopo i mesi bui della quarantena. La crescita riguarda, però, solo le imprese la cui fiducia (fatto 100 il valore del 2010) sale dal 66 di giugno a 76 di luglio. Gli indici di fiducia (estremamente legati ai consumi) hanno infatti recuperato rispetto agli ultimi due mesi, ma rimangono ancora sotto il periodo pre-Covid. Per quanto invece riguarda il lavoro, continua la risalita delle ore lavorate, soprattutto per i dipendenti che hanno ormai recuperato buona parte del calo primaverile.
Crollo del gettito fiscale
Ma la crisi ha prodotto anche un altro effetto. Il Ministero dell'economia ha pubblicato ieri i dati sul crollo del gettito fiscale. Meno si lavora e meno si investe, meno tasse si pagano. E in questo caso non è una buona notizia, ma la semplice conseguenza della crisi economica e del rinvio della riscossione di alcune imposte deciso dal governo. Mancano così 14 miliardi di euro al fisco rispetto all'anno scorso, cioè il 7 per cento. A calare sono soprattutto le imposte indirette, che sono 19 miliardi in meno rispetto a un anno fa. Soldi che il governo ha dovuto trovare incrementando il debito pubblico.
Insomma, la ripresa dell'economia è ufficialmente iniziata e sta proseguendo, ma per recuperare il livello di benessere che conoscevamo prima del virus, e andando indietro anche prima della crisi economica del 2008, ci vorrà ancora del tempo.