In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Prezzo mascherine chirurgiche fissato a 0,50 euro. Confcommercio: "A questa cifra stop"

Economia

Dal 4 maggio le mascherine andranno indossate nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e quando non si potranno garantire le distanze. "Cifra che non sta né in cielo né in terra", denuncia Donatella Prampolini (Confcommercio). Accordo Arcuri-farmacisti su rimborsi

Condividi:

Nella Fase 2 dell’emergenza coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LE NOVITÀ DELLA FASE 2 - COME CAMBIANO I TRASPORTI - I DATI DELL'ITALIA: GRAFICHE) bisognerà stare ancora a distanza e, quasi sempre, bisognerà indossare le mascherine. Proprio su questo punto, nella conferenza stampa del 26 aprile, è intervenuto il premier Conte, che ha anticipato: "Abbiamo sollecitato il commissario Arcuri affinché venga fissato il prezzo di mercato, si tratta di un prezzo equo che abbiamo posto a 0,50 centesimi di euro". "Inoltre", ha precisato il presidente del Consiglio, "il nostro impegno è quello di eliminare completamente l'Iva". Una misura, questa, pensata per mettere un freno alla "lievitazione ingiustificabile" dei prezzi per i dispositivi di protezione. Ma Confcommercio insorge: "Con le attuali dinamiche di mercato il prezzo massimo di 50 centesimi è una cifra che non sta né in cielo né in terra", dice la vicepresidente Donatella Prampolini. Intanto, alle farmacie che hanno acquistato il materiale ad un prezzo superiore ai 50 centesimi verrà garantito un "ristoro ed assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal governo", come prevede un accordo firmato dal Commissario straordinario Domenico Arcuri con l'Ordine dei farmacisti, Federfarma e Assofarm (COSA CAMBIA PER CHI FA SPORT - I CODICI ATECO CHE RIAPRONO DAL 4 MAGGIO).

"Aziende hanno già bloccato vendite e ordini"

Sui prezzi, Prampolini sottolinea che le aziende hanno in carico le mascherine a un prezzo maggiore e chiede di rivedere il prezzo portandolo almeno a 60 centesimi. "Altrimenti - dice- l'effetto immediato sarà che smetteremo di importarle. "Intanto- avverte- molte aziende hanno bloccato vendite e ordini". "Il problema è che per l'ennesima volta il governo non si è confrontato", sostiene la vicepresidente di Confcommercio. Secondo Prampolini quindi il prezzo dovrebbe essere rivisto,"già 60 centesimi potrebbe essere un prezzo equo", oppure "ci trovino un canale pubblico attraverso il quale fare grandi commesse garantite ad un certo prezzo e ce le mettano a disposizione".

Quando si deve indossare la mascherina

Nel nuovo Dcpm del governo, sulle mascherine, all’articolo 3 viene spiegato che, per contenere la diffusione del coronavirus, "è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza". Le mascherine andranno poi indossate anche negli incontri con i congiunti (IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE - FOTO). Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei 6 anni, "nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti".

Fontana e Bonaccini chiedono misure più severe

Alcuni governatori di Regione sottolineano però la necessità di misure più severe. Sulle mascherine "tenderei a ribadire l'obbligo" in una nuova ordinanza regionale "ma è chiaro che vorrei avere garanzie dalla Protezione Civile sulla fornitura delle mascherine per tutta la popolazione", ha commentato il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento a Sky Tg24. Sulla stessa linea anche il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: "Mi sarei aspettato non solo l'obbligo delle mascherine nei luoghi chiusi, ma anche all'aperto", sottolinea. 

Ok a mascherine lavabili o auto-prodotte

Nella Fase 2, il Dpcm chiarisce anche che potranno comunque essere utilizzate "mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso".