Petrolio, Opec: raggiunto l'accordo per tagliare la produzione

Economia

Intesa raggiunta tra i principali produttori di petrolio, ad eccezione del Messico: produzione ridotta, a maggio e giugno, di circa 10 milioni di barili al giorno. Riduzioni minori previste anche da luglio a dicembre

I principali produttori di petrolio, ad eccezione del Messico, hanno concordato di ridurre la produzione, a maggio e giugno, di circa 10 milioni di barili al giorno. È quanto ha comunicato oggi l’Opec, dopo una serie di colloqui che si sono svolti per contrastare il crollo dei prezzi dell'ultimo periodo con l'emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE -  GRAFICHE CON I NUMERI DEI CONTAGI).

Per l'accordo serve il consenso del Messico

L’accordo, che riduce anche la produzione a 8 milioni di barili al giorno da luglio a dicembre, avrà comunque bisogno del consenso del Messico perché abbia effetto. L'incontro virtuale dei Paesi Opec e dei loro alleati Opec+, tra cui c'è anche la Russia, così come altri non membri chiave, era iniziato nel primo pomeriggio di ieri (9 aprile). "Il Covid-19 è una bestia invisibile cha sta travolgendo tutto sulla sua strada", ha detto il Segretario Generale dell'Opec, Mohammed Barkindo, durante la riunione. "I fondamentali della domanda e dell'offerta" nel mercato petrolifero, ha poi ricordato, "sono terribili",  spiegando che il calo della domanda nel secondo trimestre potrebbe aggirarsi "intorno ai 12 milioni di barili al giorno".

L'intesa sui tagli

Secondo quanto emerso nelle scorse ore, nel quadro d'intesa dell'Opec+, l'Arabia Saudita taglierà la sua produzione di quattro milioni di barili al giorno mentre la Russia di due e con tutti i membri d'accordo per una riduzione del 23%. Per oggi, intanto, è previsto un G20 straordinario dei ministri dell'Energia per facilitare il "dialogo globale e la cooperazione".

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